La consultazione sul Piano per la scuola non sia solo una raccolta di opinioni ma un reale confronto, a partire dall’apertura di un tavolo permanente tra governo e rappresentanze studentesche. Lo chiede la Rete degli studenti. A prima vista – aggiunge l’organizzazione – sembra che siano delle linee guida molto ampie, che lasciano molto spazio all’interpretazione e anche alla discussione ma ci sono anche argomenti che sono trattati in maniera sbagliata.?Nel capitolo sulla governance scolastica – dichiara Alberto Irone, portavoce della Rete – ci sono molti aspetti preoccupanti sui quali necessario fare chiarezza. In particolare l’idea che la collegialit sia vista come un ostacolo al buon funzionamento della scuola. Inoltre viene dato troppo potere al dirigente scolastico, troppo poco al necessario e maggiore coinvolgimento degli studenti?.?Nel capitolo sui finanziamenti – continua Irone ? c’ poca chiarezza sulla reale natura del ruolo del privato nel complesso dei finanziamenti alla scuola pubblica. Come diciamo da anni, non deve mai essere messo in discussione il finanziamento completo e totale della scuola da parte del pubblico. Chiediamo quindi maggiore impegno da parte del governo e del ministero a stanziare progressivamente fondi che vadano a colmare cio’ che e’ stato tolto al mondo dell’istruzione negli ultimi anni?.?Ci aspettiamo – conclude la nota – che la discussione pubblica verta su un reale coinvolgimento degli studenti e di tutti quelli che vivono quotidianamente la scuola e che colmi alcuni vuoti. Ci riferiamo all’orientamento scolastico, alla riforma dei cicli, innovamento della didattica e alla legge quadro sul diritto allo studio. Siamo pronti a mobilitarci il 10 ottobre in tutta Italia per portare nelle piazze la voce e le idee degli studenti. da www.rassegna.it
21 minuto di lettura