La decisione del Consiglio dei ministri di sospendere la restituzione degli scatti di anzianit percepiti dai docenti e personale Ata delle scuole un atto dovuto ma non la soluzione per fermare questa operazione di pirateria politica e contrattuale. Cos la Flc Cgil della Toscana questo pomeriggio ha organizzato un presidio sotto la prefettura di Firenze. Per il segretario regionale della Flc Cgil Alessandro Rapezzi questi ultimi giorni sul tema della scuola sono stati di grande ipocrisia. I problemi relativi al cosiddetto ‘scatto’ stipendiale dei docenti erano conosciuti da tutti e da molto tempo, perch Letta non ha fatto altro che prolungare di un anno i provvedimenti di Tremonti e di Monti sul blocco degli stipendi per il pubblico impiego. Per il segretario giusto che questi soldi siano stati resi ma il problema che questi soldi Saccomanni comunque li rivuole dal Miur e andranno ritrovati nel bilancio di finanziamento del Ministero. Sia che alla fine li tolgano dai bilanci di istituto delle scuole o da altre voci comunque qualcuno pagher . Dalla scuola per non possibile pi togliere un euro. Rapezzi ha annunciato che ogni settimana andremo dal Prefetto di Firenze per affrontare ogni volta uno dei tanti problemi e istanze della scuola. Non abbiamo bisogno della consultazioni online per capire quali sono i problemi. Prima occorre ristabilire la normalit – ha concluso – e solo quando lo avremo fatto si potr pensare a iniziative di riforma ma adesso necessario ristabilire l’ordinario funzionamento della scuola.(ANSA).Il capogruppo Fds-Verdi in Consiglio regionale Monica Sgherri ha espresso il suo sostegno all’iniziativa della Cgil . Questo Governo – sottolinea – come i precedenti, gioca col fuoco, perch quando si parla di scuola si allude al futuro del paese. E il ‘balletto’ sugli scatti di stipendio solo l’ultima puntata di un lungo percorso che vede un settore cos primario essere trattato, per giunta con sconcertante pressappochismo, come fanalino di coda e come ‘mucca da mungere’, senza inoltre dare nessuna certezza sulle risorse e senza dare un quadro complessivo degli interventi. Per questo – conclude – diamo pieno sostegno e condivisione delle agitazioni: ne va della dignit di studenti docenti e personale della scuola, della qualit dell’istruzione che elemento fondamentale per la qualit di un paese, per l’oggi e soprattutto per il domani.(ANSA).
6