Che sia un anno di belle scoperte, che troviate buone risposte alle vostre domande, che riusciate anche a divertirvi. Questo l’augurio che Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana con delega all’istruzione, ha rivolto agli oltre 460 mila alunni delle scuole toscane che in questi giorni stanno tornando sui banchi. Vogliate bene – ha aggiunto l’assessore – ai vostri insegnanti: loro vi vogliono bene, altrimenti avrebbero scelto e sceglierebbero un altro mestiere rispetto alla fatica di stare ogni giorno in aula. Sono 463.666 i bambini, gli alunni e gli studenti per l’anno scolastico 201112: rispetto all’anno scorso, 790 in pi nella scuola dell’infanzia, 873 in pi nella primaria, 1.846 in pi nella secondaria di primo grado, 2.112 in pi nella secondaria di secondo grado. Vorrei che maestri e professori – ha proseguito Targetti – si sentissero, oggi ma non solo oggi, come abbracciati da una Regione che, sia pure in mezzo alle tante difficolt di una situazione economica disastrata, ha deciso di aumentare le risorse proprio per la scuola, e vuole rimettere la scuola al centro della sua azione dimostrando, con i fatti, che un’altra politica per la scuola comunque possibile. La Regione, ha spiegato la vicepresidente a margine di un’iniziativa di Uncem Toscana, sta cercando di dare questo messaggio prima di tutto a chi la scuola la fa, come gli insegnanti; certo non con questo governo nazionale.Targetti, che ha annunciato la conferma del tempo pieno nella scuola primaria l dove gi presente, e il ricorso alla Consulta contro la norma sul numero minimo degli studenti per gli istituti comprensivi, ha ricordato che il fabbisogno per l’edilizia scolastica in Toscana ammonta a pi di un miliardo di euro, di cui il 60%, 887 milioni circa, solo per la messa in sicurezza degli edifici esistenti (2.628 il totale dei plessi). Critiche al governo anche sulla questione della scuola materna, dove in Toscana quest’anno andranno 2.500 bambini circa con risorse della Regione: Su questo – ha accusato Targetti – noi denunciamo l’assenza di una visione, la scuola materna stata derubricata dall’agenda politica nazionale, mentre noi rivendichiamo attenzione su un segmento di scuola che noi consideriamo un diritto per tutti i bambini. Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, ha espresso soddisfazione per non aver perso scuole e sezioni nel territorio montano: Avevamo molte scuole a rischio – ha spiegato – 40 solo le materne, una quindicina di primo grado e cinque di secondo grado. Siamo riusciti, grazie al lavoro con la Regione e l’Usr a mantenere tutte le scuole. Un buon risultato, a fronte dei 3000 insegnanti tagliati in 2 anni e delle 700 unit di personale Ata tagliate nel 2011. Giurlani ha ribadito la necessit di una battaglia col governo sul tema dell’edilizia scolastica: In Toscana il 60% del territorio sismico, ha ricordato. (ANSA).
19 2 minuti di lettura