Scuola: Flc Cgil, il 25 sostegno a iniziativa Priorità. Toscana, ore 15 presidi a Firenze, Prato e Pisa

Il 25 gennaio si chiudono le iscrizioni alle scuole di ogni ordine grado, momento che prelude alla formazione delle classi per il prossimo anno scolastico. “Una data simbolica – spiega la Flc Cgil – in cui torneranno a far sentire la propria voce i lavoratori e le lavoratrici, gli studenti, le studentesse e le famiglie, per dire basta alle “classi pollaio”. Come Flc Cgil sosteniamo la mobilitazione promossa da Priorità alla scuola, che lunedì 25 gennaio sarà davanti agli uffici scolastici regionali di tutta Italia e a Roma al Ministero dell’Istruzione, per ribadire la propria contrarietà a classi sovraffollate e organici precari e sottodimensionati”. L’emergenza sanitaria ha reso ancora più evidente quanto sia necessario diminuire il numero di alunni per classe – spiega il sindacato – per la qualità della didattica e per la sicurezza di alunni, docenti e Ata. Diminuire il numero di alunni per classe significa, come chiediamo da anni, recuperare i tagli del duo Gelmini -Tremonti, investire significativamente e strutturalmente sugli organici ampliandone il numero e stabilizzando, attraverso procedure snelle e per titoli, le lavoratrici e i lavoratori precari. “Come Flc Cgil abbiamo più volte denunciato il grave ritardo del Governo su una serie di provvedimenti a garanzia del diritto allo studio e della sicurezza”, conclude il sindacato. (ANSA).
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Scuola: presidio Pas a Firenze contro ‘classi pollaio’ Il 25 gennaio  davanti all’ufficio scolastico regionale
Presidio di Priorità alla scuola, lunedì 25 gennaio (alle 15), davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale di Firenze e provinciali di Prato e Pisa per dire no alle cosiddette ‘classi pollaio’ nel prossimo anno scolastico. In questo senso la data del 25 gennaio non è casuale: è il giorno in cui chiudono le iscrizioni alle scuole per l’anno 2021-22. “Da quel giorno – spiega Costanza Margiotta, promotrice di Priorità alla Scuola – iniziano a fare le classi e l’organico, quindi, andiamo lì a dire che non vogliamo classi con più di 20 studenti e che dobbiamo mobilitarci sul fronte del Recovery fund per stabilizzare l’organico e per avere più spazi. E’ un impegno preso nei mesi scorsi anche dal ministro Lucia Azzolina, vediamo se sarà mantenuto”. Il ministro dell’Istruzione Azzolina questa mattina era in visita in Toscana, prima grande regione a riportare gli studenti delle superiori in classe l’11 gennaio scorso. “Ad aprile abbiamo scritto una lettera al ministro Azzolina in cui chiedevamo un rientro in classe e in sicurezza – ha aggiunto Margiotta – il Governo ci ha pensato molto in ritardo e questo ha comportato le chiusure. Nelle regioni in cui Priorità alla Scuola è più forte si sono organizzate prima: in Toscana siamo scesi in piazza 18 volte e la pressione è servita per ottenere di più e prima”. (ANSA).

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