SCUOLA: CGIL-CISL-UIL-SNALS-GILDA, SCIOPERO CONTRO QUASI 8 MLD DI TAGLI

ÿFlc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams, confermando lo sciopero per il prossimo 30 ottobre, contestano gli interventi del Governo sulla scuola che si concretizzano in una manovra indiscriminata di ‘tagli’ al Comparto per quasi 8 miliardi di euro che destrutturano il nostro sistema pubblico di istruzione e mettono a rischio il diritto allo studio e la qualita’ dell’offerta formativa. I sindacati denunciano che la definizione del Piano e’ stata fatta in totale assenza di un reale confronto con le forze sociali e con il mondo della scuola destinatario dei provvedimenti e ritengono necessaria per il Paese una vera politica di innovazione del sistema scolastico che non puo’ realizzarsi con basse retribuzioni, riduzioni del tempo scuola e ‘tagli’ indiscriminati di risorse umane e finanziarie.Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams rivendicano: la revisione del decreto-legge 1372008, con abrogazione dell’articolo 4 che ripristina il maestro unico e introduce l’orario di 24 ore settimanali nella scuola primaria’, l’apertura di un tavolo negoziale con il Governo in merito al Piano Programmatico e ai regolamenti attuativi di cui all’articolo 64 del decreto-legge 1122008, per un reale confronto finalizzato ad una vera riqualificazione della spesa, in grado di coniugare la lotta agli sprechi e alle diseconomie con la garanzia del ‘giusto’ tempo scuola per tutti gli ordini e gradi, del diritto allo studio, della qualita’ dell’istruzione e della salvaguardia della professionalita’ degli operatori della scuola, il rinnovo del contratto collettivo nazionale del Comparto e interventi fiscali a favore del lavoro. Ed ancora: il mantenimento delle prerogative contrattuali e garanzie contro le incursioni legislative nella disciplina del rapporto di lavoro, la garanzia di organici di istituto funzionali, stabili e pluriennali per il personale docente ed ATA al fine di dare certezze al personale e continuita’ didattica ed organizzativa alle scuole e la tutele per il personale precario, anche intervenendo sul ‘turn over’ e sul pensionamento. (ASCA)

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