La scuola pu contribuire a indicare l’uscita dalla crisi.Siamo di fronte ad una crisi prima di tutto di valori e culturale, oltre che di sistema edeconomica e dalla scuola dipende il futuro della ns. Societ .La scuola nel nostro paese stata decisiva nelle fasi di svolta e di crescita dello stesso,nei momenti della ricostruzione economica e democratica post bellica.La scuola obbligatoria e unificata permise una svolta epocale nel momento in cuicerc di eliminare disuguaglianze e discriminazioni in un popolo senza adeguataistruzione e cultura.La profondit della crisi determinata anche dalla mancanza di intelligenza critica,dall’arretramento culturale e dall’autonomia delle classi dirigenti sempre pi convinteche la soluzione sia un sistema scolastico impostato e strutturato come un’aziendaprivata.Non temiamo le novit e siamo certi che la scuola vada riformata, ma nella direzionedi offrire alla stessa gli strumenti per creare la struttura pensante, decisionale, libera e democratica del futuro. La scuola dovr avere la capacit e il compito di contribuire a valorizzare cittadini liberi e autonomi, offrendo loro la possibilit di esprimere leproprie idee in una societ sempre pi complessa ed avanzatache non pu peressere solo tecnologie e profitto. Dovr avere il coraggio di creare menti in gradodi pensare ed elaborare in maniera critica, al fine di non sostenere modelliconformisti e precostituiti.Agire sulla scuola in un ottica di riduzione della democrazia e di un modelloverticistico, significherebbe tradire lo spirito costituzionale.? per questi motivi che vanno unificate le lotte contro le inique riforme del lavoro cheledono i diritti dei lavoratori, per il diritto alla pensione e per una scuola pubblica edemocratica.Un sano conflitto democratico ed ordinato sta alla base della nostra democrazia, come Fiom non faremo mancare il nostro contributo valutando tutte le forme di mobilitazione necessarie, compreso la raccolta di firme per eventuali referendum abrogativi contro leggi ingiuste che stanno portando indietro nel tempo il paese.Massimo Braccini (segretario generale Fiom Cgil Toscana)
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