Scuola Appalti, il decreto esclude 5.000 lavoratori. Oggi in piazza a Roma ambito manifestazioni nazionali

Il testo sull?internalizzazione dei servizi di pulizia, ausiliariato e decoro nelle scuole italiane prevede 11mila assunzioni su 16mila entro marzo 2020. I sindacati: ?Non Š accettabile perdita di salario e di posti?Il ministero dell’Istruzione ha finalmente pubblicato il decreto ministeriale sul processo di internalizzazione dei servizi di pulizia, ausiliariato e decoro nelle scuole italiane. Il testo era lungamente atteso ed Š slittato al 1ø marzo 2020, confermando 11.263 assunzioni ma anche le migliaia di licenziamenti.Non si Š fatta quindi attendere la reazione di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, che oggi, 10 dicembre, nel ribadire le rivendicazioni sull’annosa vertenza che coinvolge complessivamente 16mila addetti ex lavoratori socialmente utili e appalti storici, sono scesi in piazza con Cgil, Cisl e Uil per le manifestazioni programmate sulla mancanza di risposte alle tante crisi aperte nel nostro Paese.Quella degli appalti nelle scuole, in effetti, appare una delle pi— gravi e complesse: Il testo del decreto ministeriale ? si legge in un comunicato unitario – pur recependo alcune proposte delle nostre organizzazioni sindacali, a partire dal riconoscimento dei periodi di sospensione per i lavoratori degli appalti storici, non garantisce il posto di lavoro e il reddito a tutti i 16mila dipendenti oggi occupati negli appalti di pulizie e ausiliariato delle scuole statali di ogni ordine e grado.Per i sindacati,gli 11.263 posti assicurati ?sono notevolmente inferiori al personale presente oggi nell’appalto migliaia di lavoratori non hanno i requisiti per l’internalizzazione. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti puntano quindi il dito contro la mancanza di certezze sul mantenimento del reddito attuale per tutte le persone e contro il taglio di 170 milioni di euro, accantonate con la legge di Bilancio 2019, risorse che oggi sono utili a dare risposte e soluzioni per tutte le lavoratrici e lavoratori.E, si legge ancora, il decreto individua una ulteriore procedura selettiva da concludersi entro il 1ø gennaio 2021?, ma per le organizzazioni sindacali ?non Š ancora una risposta sufficiente, non ci deve essere la politica dei due tempi. Lo slittamento al 1ø marzo 2020 delle assunzioni in ruolo, deciso dal Miur – continuano – deve essere utilizzato per individuare le soluzioni per garantire lavoro e reddito a tutti, per questo che, nonostante le richieste, ci sono stati negati. Per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil, Š infine ?inaccettabile che una positiva e storica operazione che stabilizzer… migliaia di lavoratrici e lavoratori, per mancanza di ascolto e coraggio da parte del governo e della politica, produca contestualmente perdita di salario e, soprattutto, perdita di posti di lavoro. da rassegna.it

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