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Home›News Toscana Lavoro›news›Scuola. ®Al fianco degli studenti contro i test Invalsi¯

Scuola. ®Al fianco degli studenti contro i test Invalsi¯

By webprato
Maggio 9, 2017
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Migliaia di studenti protestano contro i parametri standardizzati di valutazione. Sinopoli (Flc): Bisogna riscrivere le regole fondamentali di un’istruzione moderna e inclusiva, che non lasci nessuno indietro, contro una deriva sempre pi— ideologicaLa Flc Cgil sostiene la mobilitazione degli studenti. Oggi, 9 maggio, Š infatti la giornata delle prove Invalsi per gli alunni di seconda superiore, che da questa mattina sono impegnati nei test standardizzati, che dovrebbero valutare i livelli di apprendimento raggiunti. E l’Unione degli studenti Š sul piede di guerra, contro ?la retorica esasperata della necessit… di parametri scientifici che ?soffoca la didattica, le attitudini e le capacit… individuali degli studenti?.Il sindacato dei lavoratori della conoscenza della Cgil si dichiara ?al loro fianco?, per riaffermare ?il bisogno di riscrivere le regole fondamentali di una scuola moderna e inclusiva, che non lasci nessuno indietro?. Secondo il segretario generale Francesco Sinopoli, infatti, ?la deriva sempre pi— ideologica della valutazione, introducendo diseducativi meccanismi di competizione tra studenti e tra singoli istituti, ripropone antichi vizi che credevamo eliminati?. Bene fanno quindi gli studenti ?a scendere in piazza oggi per affermare il loro bisogno di una scuola diversa, gratuita e di qualit…, universale, pubblica, nel senso pieno del termine di res pubblica, laica, e plurale?.Secondo la logica dei test Invalsi, la competizione fra scuole dovrebbe contribuire a risolvere le criticit… emerse dalle indagini nazionali e internazionali sui livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti, incentivando il miglioramento delle istituzioni scolastiche in termini di efficacia e di efficienza. Da qui la centralit… delle informazioni che le famiglie possono ricevere per effettuare la scelta. In particolare quella sui livelli delle conoscenze e competenze ottenuti dagli studenti che frequentano quelle scuole. In questa direzione viene sempre pi— piegato l?Invalsi.?Nel modellino tutto funziona – continua Sinopoli -. Nella realt… no. Nella realt… come dimostra ci• che Š accaduto e sta accadendo nei Paesi dove questa idea di scuola si Š sperimentata, chi si trova nelle condizioni di operare la scelta sono i figli delle famiglie pi— istruite e spesso relativamente pi— agiate, con l?effetto pi— che di favorire una competizione virtuosa quello di produrre un vero e proprio rischio segregazione?.Nelle scuole dei quartieri pi— difficili e nelle zone pi— disagiate, in effetti, si concentrano i figli di chi per ragioni culturali ed economiche non Š nelle condizioni di orientare la scelta. Il punto, per il sindacato, ?non Š quello di consentire una scelta informata ma come si fa ripartire anche nel nostro Paese quella mobilit… sociale che da tempo Š in crisi, come si costruiscono le condizioni per far s che la scuola sia uno strumento di contenimento delle disuguaglianze e non un moltiplicatore?.Le presunte ragioni ?meritocratiche? che hanno determinato gli interventi sulla scuola degli ultimi anni, ?dai tagli della Gelmini, al primitivismo della chiamata diretta, del bonus docenti e di tutto il managerialismo straccione della legge 10715, compreso l?assurdo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici che funge da strumento di pressione per introdurre una competizione interne alle scuole e tra le scuole?, producono a detta della Falca l?effetto opposto: ?Alimentano le disuguaglianze costruendo una scuola che specchiandole nei fatti le moltiplica?.La mobilitazione degli studenti in tante citt… di oggi, accanto alle assemblee e tutte le iniziative che si sono tenute in questi giorni promosse dal sindacato, che hanno al centro proprio quello della valutazione e della sua deriva ideologica, conclude Sinopoli, ?rappresentano non solo una scelta legittima degli studenti e del personale che ha deciso di prendervi parte ma ci auguriamo la base di partenza di una nuova e vasta mobilitazione per rilanciare in questo Paese le vere priorit… della scuola pubblica certamente molto lontane da un modello di scuola pensato per aderire alle disuguaglianze esistenti piuttosto che per combatterle?. da rassegna.itScuola: Fgc, grande adesione studenti a boicottaggio InvalsiGrande adesione al boicottaggio delle prove Invalsi, consegnate in bianco in tutta Italia. Lo afferma in una nota la Federazioneÿ Giovanile Comunista. A Roma l’85% degli studenti di seconda ha consegnato il test in bianco al Liceo Argan, il 70% al D’Assisi e il 60% all’Itis Hertz. A Milano adesione quasi totale al Liceo Omero, dove il 95% degli alunni si Š rifiutato di svolgere la prova, mentre l’Iis Oriani – Mazzini ha boicottato al 70%. All’Istituto Professionale Boselli di Torino si registrano picchi del 70-80% in diverse classi con un boicottaggio complessivo attorno al 50%. Altissima l’adesione anche nelle scuole di Venezia, che raggiunge il 100% all’Iis Algarotti e al Liceo Guggenheim, mentre si attesta al 90% al Liceo Foscarini. Straordinari anche i risultati a Cosenza, con una adesione totale agli Istituti Monaco e Cosentino percentuali del 90% Liceo Scorza e all’Iis Pezzullo. All’Ispct Boccioni di Reggio Calabria tutti gli studenti hanno consegnato in bianco le prove, mentre all’Itt Panella – Vallauri l’adesione si ferma al 72%. Una forte spallata degli studenti al modello di scuola imposto dai governi secondo il responsabile scuola del Fgc Alessandro Fiorucci, che chiede un’inversione di rotta nelle politiche sull’istruzione: Migliaia di studenti da Nord a Sud hanno incrociato le braccia contro la dequalificazione del sistema educativo e il modello nozionistico dei quiz promosso dall’Invalsi consegnando in bianco i test. La partecipazione di massa al boicottaggio, concentrata soprattutto nelle periferie e nei quartieri popolari Š una risposta decisa contro chi vuole piegare l’istruzione agli interessi delle imprese e allontanarla sempre pi— dagli studenti. La scuola italiana non ha bisogno di distinguere le scuole ‘di serie A’ e ‘di serie B’ per premiare le prime, al contrario servono investimenti per garantire il diritto a un’istruzione di qualit… anche nelle scuole di periferia e in quelle del Meridione. (ANSA).

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