Scuola: 1 su 5 non ha terminato studi o non ha competenze Ricci (Invalsi), a dispersione ‘esplicita’ va sommata ‘implicita’
L’abbandono precoce dell’istruzione e della formazione, la cosiddetta dispersione scolastica, in Italia si ridotta nel tempo, attestandosi nel 2018 al 14,5% (fonte Eurostat 2019). E tuttavia accanto alla dispersione scolastica esplicita c’ una ulteriore dispersione implicita pari al 7,1% relativa a quei giovani che escono con un titolo di studio di scuola secondaria di secondo grado, ma senza possedere nemmeno lontanamente le competenze di base che sarebbero previste dopo 13 anni di scuola. Sommando le due percentuali si supera il 20%: ovvero 1 giovane ogni 5 o non ha terminato il secondo ciclo di istruzione oppure, pur avendolo concluso, non ha le competenze corrispondenti al livello atteso. E’ quanto afferma Roberto Ricci, responsabile nazionale prove Invalsi sull’editoriale La dispersione scolastica implicita pubblicato questo mese. (ANSA).Scuola: dispersione riguarda 1 su 3 al sud, dati allarmantiÿ Invalsi, dispersione totale sotto 10% solo in Veneto e TrentoDati allarmanti sulla dispersione scolastica totale riguardano il sud Italia: in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna questa riguarda infatti 1 giovane su 3. Solo il Veneto e la Provincia autonoma di Trento riescono a mantenere la quota dei dispersi totali al di sotto del 10% dei giovani, raggiungendo quindi l’obiettivo posto dall’Ue per il 2020. In tutto il resto del centro nord la quota dei dispersi totali oscilla tra il 15 e il 20% ma in molte regioni del Mezzogiorno i dispersi totali sono pi del 25% fino a raggiungere il 31,9% in Campania, il 33,1% in Calabria, il 37% in Sicilia e il 37,4% in Sardegna. I dati sulla dispersione scolastica esplicita e implicita arrivano da Roberto Ricci, responsabile nazionale prove Invalsi sull’editoriale La dispersione scolastica implicita pubblicato questo mese. Dunque 1 giovane su 3 tra i 18 e i 24 anni in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna non possiede le competenze di base nella capacit di lettura, di fare semplici calcoli, per non parlare della comprensione dell’inglese.(ANSA).