Sciopero Mps, il presidio a Siena (fotogallery). Landini, aprire subito tavolo di confronto

Sciopero Mps, presidio Cgil-Cisl-Uil (con tanta Fisac Cgil) a Siena davanti alla sede centrale contro lo smembramento della banca. A livello nazionale, tre manifestazioni a Bari, Roma e Milano organizzate da Fisac Cgil e gli altri sindacati bancari.

Gruppi Mps: Fisac Cgil, forte adesione allo sciopero in tutto il paese
Non disponiamo ancora di dati ufficiali, ma dai riscontri che abbiamo dai nostri rappresentanti in tutta Italia, abbiamo la certezza che ci sia stata una forte adesione allo sciopero in tutto il Paese. Il segnale è inequivocabile: chi sta decidendo il futuro del Gruppo MPS non può più ignorare la voce di 21000 Lavoratrici e Lavoratori. Ci aspettiamo quindi che il MEF -azionista di maggioranza di MPS- decida di aprire un confronto con i Sindacati Aziendali e ascoltare le ragioni del lavoro, unico grande assente nel dibattito e nelle trattative sul futuro di Monte dei Paschi.

Firmato: Stefano Carli e Federico Di Marcello (Coordinatori Fisac CGIL di Gruppo e Banca MPS)

Landini, aprire subito un tavolo di confronto
“Se nelle prossime ore su Mps non dovesse arrivare la convocazione, lunedì” all’incontro a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi sul tema della sicurezza sul lavoro “porremo con forza la necessità di aprire un tavolo di confronto”. Lo dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dall’iniziativa di Bologna “Futura 2021”, sottolineando che la Cgil è al fianco dei lavoratori del Monte dei Paschi di Siena, oggi in sciopero. “Non vogliamo solo salvare i posti di lavoro, ma rilanciare la qualità del sistema creditizio”, sottolinea. (ANSA).

Sciopero Mps, Angelini (Cgil Toscana): “La politica batta un colpo”. Quiriconi (Fisac Cgil Toscana): “No allo spezzatino, la Toscana rischia di essere la regione più colpita”
Sciopero Mps, la dichiarazione di Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana) al presidio a Siena: “Siamo preoccupati per le scelte che il Governo intende praticare. La Toscana non deve perdere una banca storica e un riferimento importante per cittadini e imprese. Se la testa della banca dovesse andare altrove, ci troveremmo di fronte a perdite di posti di lavoro sia diretti che nell’indotto, non possiamo permetterci questo colpo all’economia e allo sviluppo del territorio. La protesta di oggi serve anche per chiamare alla responsabilità la politica, che deve battere un colpo, non va bene che il sindacato abbia chiesto un incontro al Governo e ancora non sia arrivato”
Ha aggiunto sempre dal presidio a Siena il segretario generale di Fisac Cgil Toscana Daniele Quiriconi: “Questo sciopero serve a ribadire la richiesta di convocazione del tavolo presso il Ministero del Tesoro con i sindacati: sono cinque mesi che la prima richiesta è stata fatta all’azionista pubblico, senza seguito. Non possiamo assistere a una continua fuoriuscita di notizie di stampa che parlano di migliaia di esuberi o di attività che Unicredit non sarebbe interessata ad acquisire, non possiamo assistere alla destrutturazione della più antica banca del mondo con uno spezzatino in più parti. Senza contare il rischio di progressivo abbandono di interi territori: la Toscana rischia di essere la regione più colpita dagli esuberi e dalla chiusura di attività legate a Mps, mentre per le sue caratteristiche invece ha bisogno assoluto di una banca vicina al territorio”.

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