Sciopero energia e petroli, adesioni altissime. 80% all’Eni di Livonro

?Le raffinerie sono ferme, non ci sono prodotti lavorati in entrata e uscita e gli impianti marciano al minimo, cos come previsto dalla legge??Altissima adesione allo sciopero del settore energia e petrolio. La protesta Š riuscita, al momento le raffinerie sono ferme, non ci sono prodotti lavorati in entrata e uscita e gli impianti marciano al minimo, cos come previsto dalla legge?. Ne danno notizia i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil in una nota. ?Questa ? aggiungono le tre sigle ? Š la prima risposta forte e compatta delle lavoratrici e dei lavoratori del settore per rinnovare il contratto nazionale di lavoro, che come Š noto Š scaduto il 31 dicembre scorso?.I sindacati hanno diffuso i primi dati parziali della mobilitazione. Altissima l?adesione al petrolchimico di Siracusa, pressoch‚ fermo, cos come in tutto gli siti produttivi siciliani: Sonatrach, Isab Lukoil, Priolo servizi e Syndial. A Gela, nella raffineria Eni e Enimed, l?adesione Š del 90 per cento, con fermo di impianti e riduzione volumi di greggio estratto.Altre percentuali anche all?Eni di Livorno (80 per cento), la Sait e Termisol (100 per cento), Eni Gas e Luce Torino (60 per cento), Deposito Eni R&Vopliano (100 per cento), Deposito Costiero di Palermo (oltre 85 per cento), Petroven Porto Marghera (100 per cento) e Raffineria Milazzo (80 per cento). Il settore coibentazione Š totalmente fermo con adesioni del 99 per cento.

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