Sciopero dei metalmeccanici, le iniziative in Toscana (fotogallery)

Oggi lo sciopero dei metalmeccanici per il Contratto nazionale, iniziative unitarie nelle province della Toscana. Braccini (Fiom Toscana): “Lottiamo per la dignità dei lavoratori. Vogliamo rinnovare un contratto nazionale che metta al centro la tutela dei lavoratori più deboli e precari, vogliamo che sia riconosciuta la clausola sociale nei cambi di appalto e che venga regolamentato lo smart working”

Siamo di fronte al tentativo di Confindustria e Federmeccanica di rendere insussistente la funzione storica fondamentale del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Il Ccnl deve difendere la parte di reddito che va ai lavoratori rispetto a quella che va ai profitti, altrimenti si rischia di far arretrare ulteriormente il potere d’acquisto dei lavoratori.
Nel corso degli ultimi 20 anni vi è stato uno spostamento di oltre 100 Miliardi di Euro dal lavoro alle rendite ed ai patrimoni, creando disuguaglianze pesantissime.
Il contratto nazionale deve essere autorità salariale, invece vi è la tendenza a sostituire il salario con il welfare e a non riconoscere aumenti sui minimi contrattuali.
La moderazione salariale, oltre a deprimere le retribuzioni ed i consumi, ha depresso anche gli investimenti di qualità, i processi innovativi e la crescita della ricchezza nazionale.
In un contesto così inedito e complesso dove stanno cambiando i connotati delle imprese in tutto il mondo, i metalmeccanici lottano per difendere l’industria e l’occupazione.
Ogni giorno siamo impegnati a tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Vogliamo rinnovare un contratto nazionale che metta al centro la tutela dei lavoratori più deboli e precari, vogliamo che sia riconosciuta la clausola sociale nei cambi di appalto e che venga regolamentato lo smart working.
Le crisi vengono sempre anche usate per tentare di creare più ingiustizia sociale e abbassare le tutele dei lavoratori.
Nelle fabbriche, se alla base non ci fosse un contratto nazionale di lavoro che unifica i diritti dei lavoratori, ci sarebbe la rivincita della disuguaglianza e lo svilimento del lavoro. Scioperiamo per fare il contratto, per garantire ai lavoratori i loro diritti e la loro dignità.
Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana

Metalmeccanici. Re David (Fiom): salario, occupazione, salute e sicurezza sono nostre parole d’ordine
“I lavoratori e le lavoratrici hanno aderito in massa allo sciopero generale di oggi. E’ importante che i metalmeccanici contribuiscano con questa mobilitazione al rinnovo del loro contratto nazionale di lavoro. Abbiamo voluto dare un segnale forte con la pluralità di iniziative che si stanno continuando a fare su tutto il territorio nazionale.
Riconoscere gli aumenti salariali per i metalmeccanici, considerati essenziali per il Paese durante la pandemia, è un diritto imprescindibile. I metalmeccanici sono essenziali per l’economia del nostro Paese. E’ surreale che non si riconoscano il salario, la formazione, la redistribuzione dell’orario di lavoro, e una normativa che tuteli i lavoratori degli appalti.
Le politiche industriali del Paese in questi ultimi anni le stanno facendo le multinazionali e si è vista la fragilità che questo comporta. Il governo non può rimanere indifferente.
Noi chiediamo un aumento del salario perché altrimenti il mercato non riparte, dobbiamo combattere le disuguaglianze che la pandemia ha mostrato in tutta la sua potenza.
Scioperiamo per il salario, per l’occupazione, per redistribuire il lavoro e contro la precarietà, per la salute e la sicurezza dei metalmeccanici e di tutto il Paese. Noi oggi lanciamo un SOS per il contratto: salario, occupazione, salute e sicurezza sono le nostre parole d’ordine. Ci aspettiamo che Federmeccanica cambi posizione e riapra le trattative. Riprendiamoci il contratto dei metalmeccanici”.
Lo dichiara Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil

FIM FIOM UIL TOSCANA

Le iniziative in Toscana nell’ambito delle sciopero

Firenze:
– in piazza Santa Croce flash mob dei lavoratori e delle lavoratrici, dove saremo in collegamento con le Segreterie Nazionali e piazza dell’Esquilino a Roma;
– Castelfiorentino, presso il Bar Puppino (via Galvani, 2), iniziativa con i metalmeccanici dell’Empolese Valdelsa col Segretario Generale Fiom Cgil Firenze Daniele Calosi a nome di Fim, Fiom Uilm territoriali;
– in contemporanea, sull’intero territorio fiorentino, presìdi davanti ai cancelli

Prato: delegazione di Rsu ha partecipato al Flash Mob a Firenze
Lucca: Presidio contingentato dei delegati davanti all’Associazione Industriali Piazza Bernardini
Pistoia: Presidio contingentato dei delegati davanti all’Associazione Industriali in Piazza Garibaldi
Massa Carrara: presidio di una delegazione sindacale davanti la sede di Confindustria
Livorno: manifestazione in forma statica dei delegati di fronte alla raffineria Eni
Sciopero di 4 ore nelle restanti province di Grosseto, Siena, Pisa e Arezzo. In tutta la Toscana, molte le fabbriche le cui Rsu hanno deciso di proclamare sciopero per l’intera giornata.
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Metalmeccanici: Pistoia,manifestazione davanti Confindustria
Manifestazione davanti alla sede di Confindustria a Pistoia, oggi pomeriggio, indetta da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil nell’ambito dello sciopero nazionale dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto. “L’agitazione – hanno spiegato i sindacati – vuole essere una risposta all’irresponsabilità di Federmeccanica e Assistal, che il 7 ottobre hanno interrotto il tavolo di trattativa, per chiedere alle associazioni imprenditoriali un cambio di passo e ottenere risposte concrete alle nostre richieste di aumento del salario, che consentirebbe un rilancio dei consumi”. “E’ davanti agli occhi di tutti i lavoratori – afferma Jury Citera, segretario Fim Cisl Toscana Nord – la ‘rivoluzione’ tanto invocata dal presidente Bonomi e che tanto gli sta a cuore, visto la campagna mediatica avviata da settimane proprio dalla sua associazione, come lo stato sociale derubricato ad assistenzialismo, o come la maggiore facilità per le aziende di poter licenziare i dipendenti per motivi oggettivi”. Al termine della manifestazione i sindacati hanno consegnato ai rappresentanti di Confindustria un documento con le loro richieste. “Vogliamo un contratto nazionale vero – si legge nel documento – , che risponda alle necessità di chi lavora e che valorizzi e tuteli i dipendenti, a partire da quella salariale”. (ANSA).
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Sciopero dei metalmeccanici nella provincia di Siena: adesione vicina all’80%.
Oggi erano in programma 4 ore di sciopero del settore industria metalmeccanica indetto da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale. Nella provincia di Siena l’adesione allo sciopero è stata elevata attestandosi intorno all’80 per cento, in alcune aziende siamo arrivati anche oltre il 90 per cento.
I metalmeccanici ribadiscono le richieste inserite nella piattaforma unitaria presentata ad ottobre 2019 a Federmeccanica ovvero tra le più importanti: difesa dell’occupazione e rilancio del’industria metalmeccanica, miglioramento del welfare, aumenti salariali per far crescere il potere di acquisto delle famiglie, miglioramento delle tutele sulla salute e sicurezza.
Dopo 13 incontri al tavolo nazionale la trattativa si è interrotta per il rifiuto da parte di Federmeccanica ad affrontare in maniera concreta e costruttiva la discussione su ogni singolo argomento, in particolare sugli aumenti salariali.
I lavoratori della nostra provincia hanno risposto in maniera positiva alla mobilitazione e non si escludono nuove iniziative nel caso in cui Federmeccanica non faccia retromarcia dalla posizione intransigente che ha assunto.
FIM CISL, FIOM CGIL, UILM UIL Siena

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