Scarlino (Gr), tutti al porto per dire no ai licenziamenti. A casa per raccomandata, nessuna comunicazione verbale.
C`erano quasi tutti ieri pomeriggio difronte alle sbarre del porto di Scarlino: i lavoratori, una quindicina in tutto, i rappresentanti di Filcams Cgil, le istituzioni dei Comuni di Scarlino, Follonica e Gavorrano, rappresentanti politici e anche parenti ed amici degli operai, intervenuti per dare forza e appoggio al corteo. Tutti insieme si sono dati appuntamento per protestare contro i quattro licenziamenti comunicati tramite raccomandata e ®Senza neanche una comunicazione verbale¯, dicono. Tra loro c`erano anche tre dei quattro operai che da venerd 9 non sono pi dipendenti delle societ del porto: Vincenzo Salituri, 56 anni, Silvia Ferrari, 46 anni e Claudio Travison, 49. Il quarto operaio al quale stato notificato il licenziamento ha invece preferito non partecipare. Salituri, ormeggiatore della Marina e padre di un bambino di sei anni, lavorava al porto da quattordici anni: ®Ho saputo del licenziamento tre giorni dopo – dice – Ho ritirato la raccomandata il 12 marzo e sulla lettera c`era scritto che il mio rapporto lavorativo sarebbe dovuto terminare il 9. Sono andato a lavorare per tre giorni nonostante il licenziamento e nessuno della direzione mi ha detto nulla. Non mi aspettavo quello che successo perch negli ultimi anni il lavoro sembrava andare bene e dalla Marina ci facevano molti complimenti; poi questa amara sorpresa¯. Silvia Ferrari, anche lei con contratto da ormeggiatore, ha due figlie, una di ventitr anni e una di otto, e anche il suo compagno lavora al porto: ®Mi occupavo del front office – dice – ho lavorato qui per quindici anni e mezzo, ho svolto varie mansioni ma dicono che adesso non c` pi posto per me. Mi hanno proposto uno stagionale al resort per fare le pulizie ma si tratta di un contentino, non lo voglio. Sono l`unica in famiglia che riceve l`assegno familiare e adesso temo per il posto di lavoro del mio compagno¯. Claudio Travison invece lavorava per il resort Baia Scarlino: ®Ero il responsabile della manutenzione ed ho sempre svolto varie mansioni per il resort. Adesso ci affidiamo al sindacato e alla politica, l`unica cosa vedere giorno per giorno come si evolve la situazione¯. Presente tra gli operai anche il sindaco di Scarlino Marcello Stella: ®Tutto questo inaccettabile, siamo arrabbiatissimi ha detto -La situazione necessita l`intervento della propriet che fino a ora non si mo- strata ed ha mandato avanti gli avvocati. ? necessario un confronto diretto: la propriet adesso dovr dirci quali sono le strategie per il futuro del porto di Scarlino che doveva essere un luogo di sviluppo del lavoro¯. Durante il presidio difronte all`ingresso del porto si anche vissuto un momento di tensione quando dalle sbarre uscito a bordo della sua auto Maurizio Sparpagli, presidente degli Amici del Porto e della Commissione utenti del Porto: in molti hanno iniziato a gridare ingiurie contro l`uomo. Sparpagli poi sceso dall`auto ha voluto chiarire: ®Non dipendono da me i licenziamenti, io mi occupo di tutelare gli interessi dei proprietari dei posti barca per quanto mi riguarda i lavoratori non dovevano essere toccati¯. Le azioni di protesta andranno avanti: ®Non ci fermeremo finch i licenziamenti non verranno revocati¯ ha concluso Massimiliano Stacchini, segretario generale Filcams. di Giulia Sili da Il Tirreno