Come ogni anno ? arrivato il tempo del controesodo e dei consueti bilanci e commenti. Operazione pi? difficile del solito visto che quest?anno ? mancato l?esodo. Sembra infatti che solo un terzo degli italiani sia partito per le vacanze, a causa della crisi e dell?aumento dei prezzi, saliti soprattutto per il caro benzina. Intanto un caldo senza precedenti oltre a creare enormi disagi, soprattutto agli anziani, ha messo in ginocchio l?agricoltura ed ha favorito il dilagare di un numero impressionante di incendi, quasi sempre dolosi e spesso appiccati con finalit? speculative. Bene ha fatto la Toscana a varare misure per contrastare queste speculazioni. Per parte sua il Governo nazionale tramite il ministro competente ci ha prontamente fatto sapere che se gli incendi saranno cos numerosi anche il prossimo anno, non ci saranno soldi sufficienti per fare intervenire i canadair. Non ha chiarito se lascer? bruciare o ci inviter? a sputare per spegnerli (do it yourself!) Al rientro molte aziende e attivit? probabilmente non riapriranno e cresceranno, purtroppo, ancora cassa integrazione e disoccupazione, soprattutto per i giovani. Nonostante questo quadro e il vistoso calo di consumi, la grande distribuzione, fatta salva qualche eccezione, ha deciso di restare aperta anche per Ferragosto. Anche qui si lavora peggio e ovunque si guadagna meno per l?erosione del poter d?acquisto di salari e pensioni.I tagli ai servizi, in primo luogo alla sanit? e al trasporto pubblico, peggioreranno la condizione dei cittadini gi? dai prossimi mesi. Nonostante tutto ci? c?? anche chi dice che le cose stanno migliorando. Non ci pare sia cos: certo c?? un Governo di persone presentabili e questo ha evitato la catastrofe e contenuto l?attacco della speculazione al nostro debito, non ? poco, ma da solo non basta. Cos come non basta il solo rigore. Non ? il caldo che sta mettendo in ginocchio l?economia reale ed il lavoro, ? la recessione. Lo diciamo con rammarico ma ci saremmo aspettati qualche misura coraggiosa per fronteggiare la situazione che vive il Paese. Invece questo piano per lo sviluppo ? rimasto forte negli annunci e debole nei fatti. Troppe parole e pochi contenuti e oggi le parole anche se suonano fresche al vento non battono la crisi e probabilmente neanche il caldo.Anche per questo la vertenza toscana non solo ? utile ma ? urgente. Per uscire dalle parole e dare contenuto alla crescita e all?equit?.
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