Il Tribunale ha comunicato il mancato rinnovo dell’affitto del ramo d’impresa a Supermaglia. Luned i sindacati incontreranno i curatori fallimentari. Inizia la mobilitazione dei dipendentiUna PEC ti cambia la vita. Anzi te la rovina. E’ quella giunta nello stabilimento ex Cose di Lana, il cui marchio era fino a ieri in affitto alla societ Supermaglia. La Pec del Tribunale di Arezzo e comunica che il contratto di affitto non verr rinnovato. Il risultato sar la cessazione dell’attivit e la disoccupazione per 82 addetti. Sono i sopravvissuti di Cose di Lana. Erano 140 al momento della crisi ed erano confluiti in Supermaglia. Licenziamenti, pensionamenti ed esodi volontari hanno fatto scendere questo numero a 82.La comunicazione del Tribunale giunta completamente inattesa – commenta Andrea Ghiandelli, Segretario della Filctem Cgil. A dicembre si era dimesso il Consiglio d’amministrazione e il Curatore fallimentare aveva nominato due Amministratori delegati che in due mesi hanno fatto un ottimo lavoro. Sono stati attivati nuovi rapporti con gli istituti di credito e acquisite nuove commesse: in portafoglio c’era lavoro fino a novembre di quest’anno. Erano state quindi create le condizioni affinch ci fosse un definitivo passaggio alla Cooperativa 38 che stata costituita dai lavoratori.Negli archivi c’ una foto dei dipendentisoci della cooperativa che brindano al loro futuro. Quello spumante, in pochissimo tempo, si trasformato in fiele.E’ un dramma per i lavoratori e per le loro famiglie – commenta Ghiandelli – ma anche per Sansepolcro e la Valtiberina. Il patrimonio industriale di questa zona si sta pericolosamente assottigliando e le alternative per chi perde lavoro sono veramente minime.Luned mattina i curatori fallimentari saranno in azienda. Chiederemo un incontro per valutare la situazione e le prospettive – annuncia Ghiandelli. I lavoratori saranno fuori dei cancelli per un presidio. La vertenza Cose di Lana si riapre e questo sar il capitolo decisivo.
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