Sanità privata: Landini, Furlan, Bombardieri, se no firma sciopero generale comparto inevitabile

Il 30 Luglio, termine stabilito e condiviso per la firma definitiva del contratto della sanità privata, è passato ma le associazioni di impresa lo hanno lasciato trascorrere e la firma ancora non c’è. Nei giorni scorsi ed anche oggi 1° agosto i lavoratori si sono mobilitati in tutta Italia e sulla vicenda sono intervenuti i segretari generali di Cgil Cisl Uil.
Quanto accaduto dichiarano Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri “rappresenta un gravissimo precedente che mette in discussione un sistema consolidato di relazioni sindacali. Non possiamo accettare un comportamento tanto irresponsabile di quelle stesse controparti”. Si tratta infatti, aggiungono i sindacalisti, “di un rinnovo contrattuale che attendono oltre 100 mila donne e uomini che, al pari dei propri colleghi del servizio sanitario pubblico, si sono messi in gioco in prima persona per salvare vite umane durante l’emergenza Covid”.
“Aris ed Aiop – continuano i segretari – e le imprese a loro iscritte, fanno grandi profitti con risorse pubbliche ma non hanno certo nessun riguardo nemmeno per i cittadini che dovranno avere servizi sanitari nelle loro strutture e che rischiano di subire i disagi inevitabili delle mobilitazioni e delle proteste verso chi si rifiuta di rinnovare il contratto”. Landini, Furlan e Bombardieri chiedono che le Regioni e il Governo “facciano immediatamente sentire la propria voce in difesa dei diritti di lavoratrici, lavoratori e professionisti, impegnandosi, in caso di mancato rinnovo, per una revisione integrale del sistema degli accreditamenti, così come ci aspettiamo un intervento deciso da parte di Confindustria già nelle prossime ore. In assenza di una ratifica definitiva lo sciopero nazionale di comparto resta inevitabile”.

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