Sanit privata, contratto fermo da 12 anni. Via alla mobilitazione di lavoratori e sindacati in Toscana
Sanit privata: via alla mobilitazione in Toscana. Le categorie di Cgil, Cisl e Uil denunciano: contratto fermo da 12 anniI delegati toscani di Cgil, Cisl, Uil della sanit privata, provenienti da tutti i territori in rappresentanza degli oltre tremila operatori del settore, hanno chiesto alle tre organizzazioni sindacali di proclamare lo stato di agitazione e il rafforzamento della mobilitazione.E? quanto emerso dall?attivo unitario che le Federazioni regionali della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil hanno convocato, nell?ambito della mobilitazione nazionale in corso per la chiusura del rinnovo del Contratto.?E? una situazione vergognosa e inaccettabile ? ha detto Riccardo Bartolini, segretario Funzione Pubblica Cgil – che vede il contratto nazionale fermo dal 2007. E nonostante il rinnovo del contratto della sanit pubblica del 2018 prosegue il blocco e la melina da parte delle associazioni datoriali Aiop e Aris?.?Di fronte alle richieste dei gestori privati di dare pari dignit fra strutture sanitarie pubbliche e private ? ha aggiunto Marco Bucci, segretario della Cisl Fp regionale ? i datori di lavoro continuano a voltarsi da un?altra parte, dimenticando l?elemento centrale attorno a cui ruota una vera pari dignit dei servizi e delle credibilit del sistema: il salario dei lavoratori, che vede mediamente quelli della sanit privata riscuotere 200 euro in meno al mese: una situazione non pi tollerabile.Poco pi di tremila sono i lavoratori della sanit privata in Toscana rispetto agli oltre 200 mila a livello nazionale. La Toscana non dunque fra le regioni con la maggiore concentrazione di strutture private, ma negli ultimi anni il loro fatturato cresciuto complessivamente in modo significativo: oltre il 33 % dal 2013 al 2017. ?Al tempo stesso ? afferma Fabrizio Grassi della Uil-Fpl regionale – non si hanno segnali di crisi degli utili, anche se il sistema ha le sue difficolt di copertura delle risorse. Il fatto che 12 anni di attesa non giustificano un giorno in pi di ritardo per il rinnovo.?Le categorie di Cgil, Cisl e Uil regionali chiedono un intervento anche al presidente della Regione Enrico Rossi e all?assessore alla Salute Stefania Saccardi, perch anche la politica si muova a sostegno dei lavoratori. Si tratta di servizi per i quali il grosso dei finanziamenti delle case di cura e dei centri di riabilitazione rimane pubblico. Anche i responsabili della Regione non possono pi tollerare una situazione del genere. Le segreterie regionali hanno pertanto chiesto un incontro per approfondire il problema e chiedere una rapida presa di posizione in Conferenza delle Regioni.