Sanac di Massa: offerte ritirate. La Cgil: “Situazione grave”

Sanac di Massa: ritirate le offerte, nuovo nulla di fatto. Bergamotto a Senato, annunciato dietrofront di Rhi Italia e Dalmi. La Cgil: “Situazione molto grave”

Ennesimo nulla di fatto, per la terza volta, nella trattativa per Sanac dopo che le due pretendenti, Rhi Italia e l’indiana Dalmia, hanno ritirato le loro manifestazioni di interesse all’acquisizione dei quattro stabilimenti del gruppo in amministrazione straordinaria. A darne notizia, come riportato oggi dall’edizione di Massa Carrara de La Nazione, è stata ieri la sottosegretaria al Mimit Fausta Bergamotto rispondendo a un question time in Senato. “Le diverse procedure di vendita dei complessi aziendali facenti capo a Sanac non sono andate a buon fine”, ha spiegato, compresa l’ultima, e quindi “andrà esaminata la possibilità di una nuova gara”. Bergamotto ha ricordato anche il rapporto con Acciaierie d’Italia sulla sospensione di nuovi ordini di acquisto e sul recupero dei crediti già maturati ed ha assicurato la ‘massima’ attenzione del Governo. Bergamotto ha poi fatto riferimento a una informativa resa dal ministro Urso in consiglio dei ministri sul “nuovo accordo di rafforzamento patrimoniale di Acciaierie d’Italia tra gli azionisti di Acciaierie d’Italia, ArcelorMittal e Invitalia” ed ha espresso l’auspicio che “il nuovo assetto consenta anche la ripresa di accordi commerciali adeguati tra Acciaierie e Sanac”. La prossima riunione del tavolo sulla ex-Ilva, ha ricordato, è fissata per il 19 gennaio. E’ invece previsto il 16 gennaio un incontro tra i commissari straordinari di Sanac e i sindacati. “Ad oggi non c’è più nessun acquirente per il gruppo – sottolinea Nicola Del Vecchio, segretario Cgil Massa Carrara -, la situazione è molto grave e torniamo totalmente in mano all’amministrazione straordinaria, quindi o si va verso l’ennesima gara o probabilmente si inizierà a ragionare di altro, come lo spacchettamento del gruppo. Ascolteremo dai commissari quale sia la loro idea”. Rispetto ad Acciaierie d’Italia, ricorda Del Vecchio, “Sanac vanta ancora ingenti crediti. L’entità pensiamo sia sopra i 20 milioni di euro. Non sappiamo se in queste settimane ci siano stati nuovi pagamenti ma fino ad ora questi sono proceduti a singhiozzo, e a seguito di decreti ingiuntivi”. (ANSA).

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