RUSSIA: UCCISO TIPOGRAFO; ISF ‘E’ 48O MORTO, ORA BASTA’

Sergei Protazanov, giornalista e tipografo di Grajdanskoie Soglasie, un piccolo giornale di opposizione della municipalit… di Khimki, nell’hinterland di Mosca, Š il 48o giornalista ucciso nella Federazione Russa dal 2000, anno di insediamento al potere di Vladimir Putin. Forse qualcuno dovrebbe dire basta!. Lo ha reso noto in un comunicato l’esecutivo di Information Safety and Freedom. Le autorit… russe gi… tentano di insabbiare il caso, – continua Isf – diffondendo voci su una presunta overdose di droga come causa della morte e si rilancer…, anche in questo caso, la tesi del complotto: giornalisti e dissidenti russi verrebbero uccisi in concomitanza di importanti avvenimenti internazionali (il G20 a Londra) per screditare il Cremlino agli occhi del mondo. Il collega stava indagando sui brogli elettorali nel corso delle ultime elezioni municipali. Il suo giornale Š collegato all’opposizione che sta contrastando i piani di cementificazione dell’ amministrazione guidata dal sindaco Vladimir Vladimirovich Strelchenko che minacciano le foreste di Khimki. Chiediamo alle istituzioni europee, ai partiti e alle associazioni – conclude il comunicato di Information Safety and Freedom – di astenersi da nuovi cordogli, condanne e inutili lavaggi di mani, che non trovano mai traduzione concreta nell’atteggiamento tenuto nei confronti della politica autoritaria della Federazione Russa. Se nessuno riprende e rilancia le denunce che hanno condannato a morte quei colleghi (il primo fu l’italiano Antonio Russo, dimenticato come la guerra in Cecenia) Š come ucciderli una seconda volta. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio