Rsa Remaggi Pisa: Fp Cgil, personale ancora isufficiente

Il giorno 28 novembre u.s è ufficialmente subentrata l’ASL nella gestione dell’Edificio A total Covid, presso la RSA Remaggi .
Il subentro dell’ASL era stato invocato dai lavoratori e dai sindacati, e successivamente condiviso con l’amministrazione comunale , quando la situazione si è rivelata fuori controllo per l’elevato numero di contagi tra ospiti ed operatori,
Tutti ci siamo sentiti sollevati, sul fatto che con il contratto di subentro, l’ASL come previsto dalle ordinanze e delibere regionali avrebbe messo a disposizione competenze e personale adeguato per una gestione appropriata dell’organizzazione del lavoro e del servizio, che in questo caso viene equiparato ad un setting assistenziale, equivalente per intensità, al livello 3 (Residenzialità assistenziale intermedia).
Il subentro è avvenuto senza la possibilità di effettuare un affiancamento al personale ASL con tutte le difficoltà professionali ed umane per coloro che da un giorno all’altro si trovano catapultati a lavorare in un ambiente completamente sconosciuto.
I primi giorni di subentro sono stati caratterizzati da problemi di assestamento dei turni e dell’organico, anche se il personale dipendente dell’apsp Remaggi, ha immediatamente ravvisato e segnalato al sindacato, l’insufficienza del personale, soprattutto infermieristico.
Abbiamo cercato immediatamente di avere chiarimenti, in quanto un setting assistenziale 3 di cure Intermedie Covid, non è pensabile che possa essere gestito con gli stessi parametri di personale di una Rsa, in condizioni normali.
Tanto per esemplificare si sta continuando a lavorare con 1 infermiere, su circa 34 ospiti posizionati su 2 piani, e con il supporto del secondo infermiere (non inserito in turno) effettuato esclusivamente a spot , ad orari e giorni variabili.
Anche il numero di personale OSS, capita che abbia delle oscillazioni .
Il personale in servizio lamenta carichi di lavoro importanti e gravi difficoltà nel portare a compimento tutte le attività in modo puntuale.
E lavorare in affanno, sappiamo che male si sposa, con la sicurezza
Abbiamo chiesto formalmente ai responsabili dei servizi della SDS, spiegazioni ai rilievi da noi effettuati.
In primis, in base a quale riferimento normativo abbiano calcolato il numero di operatori/infermieri per turno, rispetto al numero degli ospiti.
Manca personale e non sappiamo dove trovarlo , questo è quello che ripetutamente ci è stato detto.
Siamo gli ultimi, che vorrebbero chiedere la sospensione delle attività ordinarie, ma quando siamo in emergenza , si devono compiere scelte politiche sanitarie, individuando le priorità .
Noi pensiamo che le RSA Covid , ora rappresentino la priorità .
Chiediamo urgentemente al Direttore Generale della ASL NO, di intervenire sulla questione per fare chiarezza, e soprattutto per mettere in campo tutte le iniziative necessarie, finalizzate al necessario riequilibrio della situazione .
Chiediamo inoltre : se il personale ASL non si trova oggi, come si pensa di governare l’eventuale insorgenza di situazioni covid in cui sarà necessario il subentro dell’ASL ?

FP CGIL Pisa
Sonia Antoni e Leonardo Fagiolini

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