Rsa Fidi Toscana Spa, Fisac Cgil e Unisin Sezioni Aziendali: Navigare a vista! Continua lo stato di agitazione

I lavoratori ribadiscono la loro contrarietà alla decisione della Regione Toscana, alla privatizzazione e allo spezzatino, confermato lo stato di agitazione.
L’Assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratori di Fidi Toscana, che si è svolta il 19 Aprile u.s., ha confermato lo stato di agitazione e deciso di proseguire con iniziative di protesta contro la decisione della Regione Toscana di vendere Fidi Toscana.

Ricordiamo infatti che, nella seduta del Consiglio Regionale del 5 e 6 Aprile u.s., è stata approvata dalla maggioranza la risoluzione che impegna la Giunta Regionale a:
1- ricercare in tempi rapidi un socio privato di livello nazionale che proponga una nuova mission;
2- mantenere una partecipazione rilevante in Fidi Toscana;
3- garantire a Fidi Toscana una continuità aziendale durante tale processo;
4- attuare la trasformazione di Sviluppo Toscana, già in house, da organismo intermedio ad agenzia per lo sviluppo regionale, anche inserendo la gestione di strumenti finanziari innovativi (SICI);
5- salvaguardare i livelli occupazionali e le professionalità delle suddette società prevedendo che la procedura degli esuberi in Fidi Toscana sia preceduta dalla valutazione delle manifestazioni di interesse e dalla redazione di un nuovo piano industriale da parte di Sviluppo Toscana con la definizione del fabbisogno di personale;
6- tenere aggiornato il consiglio regionale sui relativi passaggi (passaggi trasparenti come d’obbligo nella pubblica amministrazione).

Rileviamo che durante tutto il dibattimento avvenuto in regione la storia di Fidi Toscana è stata presentata in maniera parziale se non addirittura distorta rispetto alla realtà. Inoltre durante la discussione non è emerso in maniera chiara alcun progetto sul futuro della società, su ciò che la Fidi dovrebbe fare e quello che dovrebbe diventare.
Per anni le Organizzazioni Sindacali hanno denunciato alla Regione l’inerzia della società e il progressivo deperimento delle attività societarie causate anche da scelte rivelatesi negli anni sbagliate.
Solo oggi, nonostante i lavoratori lo propongono da anni ai vertici aziendali, si inizia a ragionare di ampliare le attività per risollevare le sorti dell’azienda. Peccato che tale soluzione venga oggi considerata percorribile dalla Regione solo attraverso un processo di sostanziale privatizzazione, che comporterà da parte dell’Ente la perdita della gestione e del controllo di questa importante realtà.

Dalla vicenda emerge senza ombra di dubbio l’incredibile cambio di rotta del Presidente sul futuro ruolo di Fidi Toscana nell’economia regionale che in occasione della campagna elettorale ha dichiarato cose che sono state successivamente sconfessate dalla sua stessa maggioranza. Leggiamo su un quotidiano le sconcertanti affermazioni del presidente su una ipotesi di permanenza della regione in Fidi con un 20-30% mentre si è sempre parlato di non scendere sotto il 40% negli incontri ufficiali oppure tornare con Sviluppo Toscana. Così come hanno dell’incredibile le dichiarazioni dell’assessore competente che sembra non avere le idee chiare sugli effettivi esuberi presenti in fidi Toscana, forse perché lui stesso non ha chiaro il futuro di questa società.
Una decisione di vendere la Fidi presa dalla giunta regionale in fretta e furia senza peraltro quegli opportuni approfondimenti che la situazione avrebbe imposto e che le opposizioni avevano richiesto. Approfondimenti che sono stati negati.

Perplessità anche in merito alla scelta di potenziare, trasformando Sviluppo Toscana in agenzia di sviluppo della politica economica regionale a supporto delle iniziative PNRR (sostenendo da parte della Regione ulteriori importanti costi), invece di portare direttamente in house la stessa Fidi Toscana avendo questa già le competenze e le professionalità necessarie.
Fidi Toscana ha un capitale sociale di 160 mln ed elevata liquidità che da anni non viene più impiegata nell’economia della regione!
Le banche sono sicure di voler uscire dal capitale della fidi ad un valore che non è detto sia quello di mercato, operazione questa che potrebbe finire per avvantaggiare in futuro possibili loro concorrenti!?

Una cosa è certa tutte le Lavoratrici e tutti i Lavoratori devono essere tutelati e godere delle medesime garanzie in termini occupazionali e professionali. Nessuno deve rimanere escluso!
Queste O
rganizzazioni Sindacali. vigileranno sui profili di legittimità di ogni atto che sarà preso dalla Regione Toscana non escluso ipotesi di conflitto di interessi.

Rsa Fidi Toscana, Fisac Cgil-Unisin Sezioni Aziendali

Pulsante per tornare all'inizio