Rsa, dopo l’emergenza Covid19 si ritorni alla gestione pubblica”: le parole di Dalida Angelini su Repubblica”””

ÇUna volta finita l’emergenza Covid19 occorrerˆ ripensare il sistema delle Rsa, con i giusti tempi bisogna tornare alla gestione pubblicaÈ: oggi su Repubblica le riflessioni della segreteria generale di Cgil Toscana Dalida AngeliniÊÊÇUna volta finita l’emergenza occorrerˆ ripensare il sistema delle Rsa, con i giusti tempi bisogna tornare alla gestione pubblicaÈ. Mentre i contagi e le morti si susseguono, e la magistratura apre le prime inchieste, anche la Cgil scende in campo sul tema delle residenze sanitarie assistite. Un appello a fare lezione dei drammi consumati in serie in questi giorni di emergenza, e a rimettere nelle mani pubbliche la gestione di strutture tanto delicate: ÇIn questo senso l’intervento della Regione  stato fondamentale – argomenta la segretaria regionale Cgil Dalida Angelini -. Appena emerso l’allarme, la Regione ha fatto i test, trasferito in ospedale i positivi e sanificato. Un accordo unico in Italia che impone una riflessioneÈ. Da farsi con calma, secondo la sindacalista: ÇSiamo stati tutti d’accordo, anche noi, sul passaggio delle Rsa dalla Regione ai Comuni e le convenzioni con i privati, ma alla luce di questa emergenza  evidente che va ripensato. PerchŽ conclude il sistema sanitario toscano ha funzionato bene nell’emergenza Covid e le Rsa no?È. Nel frattempo, continuano a moltiplicarsi le segnalazioni di contagi nelle strutture toscane, dove cresce anche l’allarme per la mancanza di ricambi per i medici e infermieri in isolamento o trovati positivi. Nuovi casi sono stati scoperti nell’Aretino, dopo il drammatico bilancio della struttura di Bucine (10 morti) e di quella di Montevarchi (2 morti) con 12 pazienti in ospedale ad Arezzo e 11 dirottati in una struttura del Senese. Proprio sui fatti di Bucine ieri  partito anche un esposto in Procura:  stato il comitato delle famiglie degli ospiti, tramite l’avvocatessa Debora Guarnieri, a chiedere di accertare ritardi, omissioni e negligenze nella gestione dell’emergenza nella residenza sanitaria assistita”. Secondo la ricostruzione, il 26 marzo il comitato scrisse al Comune di Bucine, alla cooperativa che gestisce la Rsa, alla Asl e alla Regione per sollecitare interventi adeguati. Il sindaco Nicola Benini chiese accertamenti diagnostici su tutta la struttura e la Asl istitu“ un team Usca a fine mese per prendere le redini sanitarie della situazione esplosa in un ambiente difficile, con persone non autosufficienti. Spetterˆ ora agli inquirenti ricostruire tutti i passaggi, a partire dal 21 marzo quando fu scoperto il primo ospite positivo nel “piano zero” della casa di riposo, quello dei degenti affetti da Alzheimer. Mentre in Procura ad Arezzo si attende materialmente l’esposto per le verifiche del caso, a Prato prosegue infine l’inchiesta sulla Rsa di Comeana, dove dall’inizio dell’emergenza sono morti cinque anziani ospiti per Coronavirus e numerosi altri sono risultati positivi. Ieri sul tavolo dei magistrati  arrivato anche un esposto del Codacons, in cui si chiede di estendere le indagini e di procedere per il reato di epidemia e omicidio plurimo doloso con dolo eventuale. E un esposto ha fatto partire anche l’inchiesta della procura di Lucca sulla Rsa Paoli-Puccetti di Gallicano, dove si contano tre morti e 23 contagiati”

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