Rossi (Pd), su gas e difesa scempi del Governo in Toscana Ex governatore Regione contro rigassificatore e area militare

“Giù le mani dal Parco di Migliarino San Rossore e dal Golfo di Follonica. Leggo sui giornali che la Toscana è stata scelta per installare un rigassificatore nel porto di Piombino, sul golfo di Follonica e davanti all’isola d’Elba, e per costruire una cittadella militare di 440.000 metri cubi nel parco di Migliarino San Rossore. Resto francamente allibito e mi chiedo cosa abbia fatto di male la mia regione per meritarsi questi due scempi da parte del Governo in due località straordinarie per il loro valore ambientale e paesaggistico. In attesa di approfondire meglio, cresce dentro di me una forte opposizione a queste decisioni governative, sia come cittadino sia come ex presidente di una Regione che tra le prime ha fatto un rigoroso piano paesaggistico”. Lo scrive su Fb Enrico Rossi del Pd, già governatore della Regione Toscana. (ANSA).
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Difesa: Bonelli, nuova base militare Pisa distruggerà 70 ha
Come Europa Verde chiediamo al governo di rivedere assolutamente la scelta di collocare una nuova base militare a Coltano (PI) che andrebbe completamente a devastare 70 ettari del parco di San Rossore. E’ una vergogna distruggere questo Parco, che avrebbe dovuto offrire un modello di sviluppo alternativo alla fabbrica in crisi e a un turismo che consumava territorio e risorse”. Così in una nota il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, che prosegue: “L’area in cui andrebbe a sorgere la base militare si trova infatti all’interno del perimetro del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, un’area protetta da stringenti vincoli ambientali e paesaggistici. Secondo i comitati e le associazioni del luogo, i lavori andrebbero a impegnare oltre 70 ettari di terreno nei boschi, con piano da oltre 440mila metri cubi, sacrificando una vasta area protetta per esigenze militari inconciliabili con gli obiettivi per cui l’Ente Parco era stato concepito, applicando le misure di semplificazione dell’art. 44 del decreto-legge 31 maggio 2021, scavalcando l’autorità del Parco e delle amministrazioni locali. Una scorciatoia in contrasto con tutti gli atti di pianificazione vigenti, quindi un pessimo esempio per l’intera società civile nel silenzio totale del ministro Cingolani.” “Siamo dalla parte – conclude Bonelli – di tutte le associazioni locali e dell’Ente Parco, che ha già dato parere negativo per questo progetto, e di tutti quelli che credono in una politica pacifista, di difesa comune e della natura e per questo chiederemo in una lettera a Draghi di revocare questa decisione”. (ANSA).

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