Rossi, mi candido a segretario, alternativa a Renzi Ma no a renziani-antirenziani. Penso a sinistra secondo Bobbio

(di Stefano Fabbri) Quello che era stato qualche mese fa un annuncio, una prospettiva, adesso diventa un fatto concreto: Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che alla definizione di diversamente renziano preferisce quella di rossiano, si candida alla segreteria del Pd. Una candidatura alternativa a Renzi, ma con l’ambizione di superare la dinamica tra renziani e antirenziani e basata sull’esperienza di Rossi in quella sinistra di governo esercitata nella stessa Toscana che ha dato i natali all’attuale segretario-premier. Per trarre il dado e formalizzare la candidatura il governatore della Toscana ha scelto un’iniziativa di partito nella sua Pontedera, la citt… in provincia di Pisa in cui Š stato giovane sindaco Pci e dove si Š battuto perch‚ la citt… non perdesse la Piaggio. Presidente della Toscana al suo secondo mandato, dopo essere stato a lungo assessore alla salute, Rossi, 57 anni, si dice ancora pi— convinto di qualche mese fa nella sua corsa alla segreteria che comincer… con la raccolta delle firme necessarie. Ancorare il Pd ad una visione della sinistra che Š quella di Bobbio e mettere al centro la questione della diseguaglianza, un tema sul quale la stessa sinistra Š nata e che, oltre l’aspetto sociale, pu• arrivare a comprimere anche la libert… dell’individuo: questi i due pilastri sui quali Rossi poggia la sua corsa verso la guida del Pd. Rossi riconosce a Matteo Renzi di essere stato un uomo di rottura e di avere dato una spinta innovativa. Ma adesso, spiega, c’Š da ricostruire una sinistra che sia consapevole anche della propria memoria, che non si vergogni di s‚, ma non per questo guardi solo al passato. E tutto questo, aggiunge, uscendo dagli schemi attuali dell’essere con Renzi o anti-Renzi. Dove sono andato a parlare e a discutere – dice il governatore ormai esplicitamente candidato segretario – c’Š sempre stata grande attenzione per un’impostazione che voglia superare il dibattito ingessato tra renzismo e antirenzismo, e che invece guardi a valori e contenuti che possano dare speranza ad una classe dirigente giovane e ai tanti che non si riconoscono in una polarizzazione di corto respiro. La mia – dice ancora Rossi – Š una candidatura esplicitamente di sinistra, di una sinistra che rifiuta il mantra per cui destra e sinistra sono uguali, che riparta proprio dalla lotta alla diseguaglianza. Per questo la sfida lanciata a Renzi sar… sui contenuti, ma anche sul metodo, a cominciare dal rapporto con i corpi intermedi: I Paesi che hanno dimostrato di saper affrontare la crisi hanno sindacati forti. Ma Rossi ha anche una diversa visione del partito e della sua organizzazione: Penso ad un partito di iscritti, non solo di gazebo, senza rinunciare alle primarie ma dove i militanti sentano di essere forza di cambiamento e dove i dirigenti non si costruiscono dall’alto, ma si selezionano dal basso.(ANSA).

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