Rogo Prato: ‘Lavoro Sicuro’, rinnovato protocollo Cgil, ‘tenere insieme repressione e accoglienza’

A otto anni dalla tragedia della ‘Teresa Moda’, il rogo della fabbrica ‘alveare’ pratese in cui morirono sette operai cinesi che lavoravano e vivevano dentro lo stabilimento, è stato rinnovato oggi a Prato un protocollo d’intesa in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni di sfruttamento lavorativo e di tutela delle vittime. Il protocollo integra il piano ‘Lavoro sicuro’ finanziato dalla Regione Toscana con 1,5 milioni di euro. A firmare l’intesa sono stati il Comune, la Regione Toscana, la procura , il Sistema antitratta Satis, il Centro di ricerca Interuniversitario L’Altro Diritto e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.
“L’1 dicembre 2013 rimarrà una cicatrice per Prato e per la Toscana – ha detto l’assessore regionale all’immigrazione e alla legalità Stefano Ciuoffo – ma a quella tragedia la città e la Regione hanno saputo rispondere: prima con una mole di controlli quasi unica, poi con la consapevolezza che il contrasto da solo non è sufficiente ed occorre prevenire e costruire la legalità”.
Massimiliano Brezzo, segretario della Filctem Cgil di Prato sottolinea l’importanza di tenere insieme repressione e accoglienza: “Bisogna ridurre il fenomeno e poi prendere in carico le vittime, altrimenti non ce la faremo mai”.

Pulsante per tornare all'inizio