Ripartiamo Insieme. Firenze, Piazza Santa Croce, ore 10. Comizio Conclusivo Luigi Sbarra (Cisl)

Tre manifestazioni nazionali organizzate unitariamente da Cgil Cisl e Uil sabato 26 giugno, in tre piazze, a Torino, Firenze e Bari: così le tre organizzazioni sindacali proseguono il percorso di mobilitazione, iniziato circa un mese fa, a partire dalla richiesta della proroga del blocco dei licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, accompagnata dalla riforma degli ammortizzatori sociali e dalle politiche attive per il lavoro. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini sarà a Torino, della Cisl Luigi Sbarra a Firenze e della Uil Pierpaolo Bombardieri a Bari. (ANSA).

Nel volantone le proposte di Cgil Cisl Uil:


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Tre le manifestazioni nazionali in programma nelle città di Bari con il Segretario Generale UIL Pierpaolo Bombardieri, Firenze con il Segretario Generale CISL Luigi Sbarra e Torino con il Segretario Generale CGIL Maurizio Landini.

Le criticità sul tappeto e gli obbiettivi di Cgil Cisl e Uil
Il nostro Paese sta vivendo una delicata fase di transizione. La crisi pandemica ha arrestato in parte la sua corsa, grazie anche alla campagna vaccinale in atto, ma a preoccuparci al pari dell’espansione del virus è la ripresa economica che deve essere il faro per la massima coesione sociale, in grado di creare lavoro stabile e sicuro, a partire dai giovani, dalle donne e dal Mezzogiorno. Nel Decreto Sostegni non vi è contezza e condizione per affermare che ci siano i presupposti necessari a tutto ciò, non dimenticando che tale Decreto prevede la fine del blocco generalizzato dei licenziamenti dal 1° luglio p.v. e l’assenza di adeguate politiche
industriali capaci di valorizzare a pieno gli investimenti e i contenuti del PNRR.

Durante questi lunghi mesi di pandemia abbiamo sempre avanzato proposte e chiesto con tenacia la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati. Tali azioni hanno trovato forte condivisione anche nella Conferenza Episcopale Italiana.
La mobilitazione avviata nelle scorse settimane, sulla grave emergenza della sicurezza nei luoghi di lavoro, proseguita con il presidio del 28 maggio davanti alla sede del Parlamento, ha prodotto risultati parziali.
Per queste ragioni, la nostra azione proseguirà in modo articolato con assemblee nei luoghi di lavoro, attivi unitari, incontri con i gruppi parlamentari, i partiti e con il coinvolgimento di tutte le aree sociali sensibili a queste istanze.

Ci moblitiano per ottenere la proroga della moratoria sui licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, una riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive per il lavoro.
Ribadiamo con fermezza i contenuti della piattaforma unitaria su: lavoro, occupazione, coesione, sviluppo, fisco, pensioni, non autosufficienza, rinnovo dei contratti pubblici e privati, riforma pubblica amministrazione e scuola, della cultura e del turismo.

Fondamentale, inoltre, sarà la volontà delle istituzioni di attuare un piano serio ed efficace che sia in grado di utilizzare le risorse del PNRR al fine di creare una stabile connessione tra investimenti e occupazione, coinvolgendo in maniera significativa con una governance partecipata e preventiva le Parti Sociali.

(Fonte le lettera alle strutture inviata dalle segreterie confederali di Cgil, Cusl e Uil)
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Landini, è venuto il momento di una legge sulla rappresentanza Sui licenziamenti mobilitazione

Sulla proroga del blocco dei licenziamenti “ad oggi risposte diverse dal Governo non ancora le abbiamo. Con Cisl e Uil stiamo ragionando come proseguire nei prossimi giorni la mobilitazione perché è utile evitare che il 1 luglio ci siano persone che possono essere licenziate”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo a un’iniziativa della Camera del lavoro di Biella. “Stiamo ragionando di come riprenderci le piazze”, ha aggiunto.
Landini ha detto che “nei prossimi giorni abbiamo intenzione di mettere in campo iniziative di mobilitazione”, perché il pericolo di licenziamenti “lo vediamo e avvertiamo. Non siamo ancora usciti dalla pandemia”.
Il numero uno della Cgil ha ricordato che “stiamo incontrando tutte le forze politiche in Parlamento. Sappiamo che molti gruppi hanno presentato emendamenti al decreto (sostegni bis, ndr), che però non sarà discusso e votato entro la prima metà di luglio. Se si vuole evitare questo problema bisogna fare un provvedimento prima del 30 giungo. Chiediamo al Governo di riaprire il confronto, prorogare il blocco e contemporaneamente mettere in campo una riforma universale degli ammortizzatori che è lo strumento più intelligente per evitare che si apra una situazione complicata”.
“E’ venuto il momento di arrivare a una legge sulla rappresentanza”, ha proseguito il leader della Cgil. “Non solo per fare in modo che i contratti siano applicati a tutte le forme di lavoro – ha aggiunto – una legge sulla rappresentanza ha un doppio significato: sancire che ci sono dei contratti che stabiliscono diritti, non solo salariali, ma anche su ferie, malattia, infortuni, formazione, orario; dall’altra parte deve allargare i suoi spazi alla contrattazione”.
Infine sullo smart working ha detto che si tratta di una nuova frontiera che però deve essere regolamentata. TN da ildisiodellavro.it

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