Ha fatturato 30 milioni di euro l’anno, almeno per tre anni, dal 2006 al 2008, la Agrideco societ di intermediazione con sede a Scarlino (Grosseto) per la gestione dei rifiuti e proprietaria dell’impianto di trattamento dove il 26 giugno 2008 mor un operaio e un altro rimase gravemente ustionato. La societ finita sotto inchiesta nell’operazione dei Noe ‘Golden Rubbish’ che ha portato all’arresto di tre suoi dirigenti mentre altri sono indagati. Tra i clienti la Agridecop aveva i gruppi Lucchini, Marcegaglia e alcune aziende della multinazionale Procter & Gamble (P&G). In tutto le aziende-clienti erano una ventina. Le bombolette spray triturate nell’impianto di Scarlino e la cui esplosione caus la morte dell’operaio, erano prodotte della P&G. Ascoltati dagli investigatori, i dirigenti italiani della P&G, hanno dichiarato che erano stati tratti in inganno dalla proposta di appalto della societ maremmana. (ANSA).
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