Rifiuti: Legambiente, sindaci Elba intervengano per ecoballe Per chiedere a Governo sblocco operazioni di recupero

I sette sindaci dei Comuni dell’Isola d’Elba avviino un immediato intervento unitario verso il ministro dell’Ambiente e il Governo perchŽ sblocchino immediatamente, e con i procedimenti necessari, il recupero delle ecoballe disperse nel canale di Piombino, per evitare ulteriori danni all’ambiente marino e non compromettere l’immagine turistica dell’Elba in un momento di cos“ grande difficoltˆ”. Lo chiede Maria Frangioni, presidente di Legambiente Arcipelago toscano, che ha inviato una lettera ai sindaci. “Come anche sottolineato dall’Amministrazione Comunale di Piombino – scrive Frangioni -, le 56 ecoballe e i 65mila chili di plastiche eterogenee rappresentano un rischio altissimo di inquinamento sia per le nostre coste che per i fondali marini e il Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos e il Parco nazionale dell’arcipelago toscano. Un pericolo che si  giˆ palesato all’Elba con il vistoso inquinamento da plastiche in forte aumento sulle spiagge del Comune di Rio tra Bagnaia e Cavo, constatato nelle estati 2018 e 2019 dai volontari dell’iniziativa Vele Spiegate, e con il ritrovamento di un’ecoballa al largo delle coste dei Comuni di Capoliveri e Porto Azzurro”. Per Frangioni, “questo rischio non riguarda certo i soli Comuni dell’Elba orientale, a rischio  anche il mare di Portoferraio e i Comuni dell’Elba occidentale avrebbero comunque un contraccolpo di immagine pessimo dall’aggravarsi di una situazione che, cos“ come la descrivono il sindaco di Piombino, la Regione” che hanno recentemente scritto al Governo sulla questione, “e gli esperti  giunta al limite del punto di rottura”. (ANSA).”

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