Resistenza:Firenze saluta Sarti su arengario Palazzo Vecchio Nardella, per noi ora Giornata memoria sar anche la tua
L’ultimo saluto a SilvanoSarti sull’arengario di Palazzo Vecchio. Da oggi, ogni 27 gennaio, sar la giornatadellamemoria ma per noi fiorentini sar anche la tua giornata. Ciao Pillo, il tuo impegno ora il nostro impegno. Che la terra ti sia lieve, compagno combattente!. Cos, anche su twitter, il sindaco di Firenze Dario Nardella, al termine della cerimonia funebre tenutasi sull’arengario di Palazzo Vecchio, ha voluto ricordare Silvano Sarti, il partigiano ‘Pillo’, morto due giorni fa a Firenze. Un migliaio di persone raccolte in piazza Signoria hanno voluto salutare Sarti la cui bara stata posta al centro dell’arengario, l dove per tanti anni, soprattutto il 25 aprile, Sarti ha ricordato la Liberazione di Firenze di cui, ancora giovanissimo, fu tra i protagonisti. Un lungo applauso ha salutato l’arrivo della bara, portata a spalla dalla camera ardente allestita nei giorni scorsi nella Sala della Scherma di Palazzo Vecchio. Poi i discorsi ufficiali, primo fra tutti quello di Nardella che, visibilmente commosso, ha ricordato la sua amicizia con Sarti, il suo sapere e voler parlare ai giovani perch un giovane non si pu voltare indietro davanti alle ingiustizie, al fascismo. Il sindaco ha citato Primo Levi, spesso utilizzato da ‘Pillo’ per spiegare come nell’odio razzista non c’ razionalit . Da ora in poi la nostra voce – ha concluso sindaco – sar la nostra voce. Mi dicevi sempre di non demordere, di andare fino in fondo perch ‘questa citt non la possiamo lasciare ai fascisti’. E oggi, che una ragazza fiorentina di 15 anni, con la pelle nera, va a scuola con meno serenit perch sa che qualcuno le si potrebbe rivolgere dicendo ‘brutta negra’, cosa che qualche anno fa era molto pi raro, noi dobbiamo essere pi vigili che mai.Lunghi applausi hanno salutato gli interventi che hanno seguito quello del sindaco Nardella. Tra questi quello del vicepresidente nazionale dell’Anpi Emilio Ricci (Silvano ha sempre difeso i principi fondamentali del nostro Stato contenuti nella Costituzione) e della segretaria della Camera del lavoro Paola Galgani che ha invece ricordato, come poi anche il segretario della Fiom di Firenze Daniele Calosi, l’impegno dell’ex partigiano nel sindacato, nella difesa dei posti di lavoro – ha detto Galgani – e, prima ancora, per la sicurezza e la salute dei lavoratori. I vari interventi sono stati intervallati dalle canzoni partigiane, tra cui ‘Le stelle sopra i tetti di Firenze’ al cui testo contribu anche Sarti. Dopo Francesca Chiavacci dell’Arci, il funerale laico stato chiuso dal presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani: lo dobbiamo ricordare senza retorica – ha detto – perch lui non mai stato retorico e dobbiamo ricordare il suo orgoglio nel dire che prima di Firenze tutte le citt italiane erano state liberate dagli angloamericani: ‘noi no, noi si liber la nostra citt ’. Sull’arengario i gonfaloni di Firenze, medaglia d’oro al valore militare, quello della Regione Toscana, dell’Anpi, dell’Associazione deportati e delle tante formazioni partigiane, oltre alle bandiere della Cgil e della Fiom. La cerimonia si chiusa con tutti i presenti che hanno cantato ‘Bella Ciao’, mentre applausi e cori salutavano ‘Pillo’ per l’ultima volta.(ANSA).