Per il reddito di cittadinanza prevedere risorse aggiuntive e non sottrarre fondi gi assegnati alle Regioni. Lo afferma Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria e coordinatrice della commissione Affari Europei della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome replica al vice premier Luigi Di Maio. Il riferimento delle Regioni in particolare al fondo Fondo Sociale Europeo-PLUS.Leggiamo che il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, intende avviare il reddito di cittadinanza utilizzando le risorse Fondo Sociale Europeo-PLUS. Le Regioni sanno bene – ha spiegato Catiuscia Marini – quanto sia utile rafforzare le politiche di inclusione sociale e sostegno al reddito dei disoccupati, in particolare dei pi giovani. Tuttavia il Governo – spiega la presidente dell’Umbria – deve prevedere risorse finanziarie aggiuntive e non sostitutive di quelle gi assegnate dal Fondo sociale europeo per le finalit regionali e territoriali di politiche attive del lavoro, formazione professionale, lotta alla povert , potenziamento dei servizi territoriali. Se cos non fosse, in realt non si tratterebbe di ulteriori risorse che verrebbero richieste all’Europa, ma si tratterebbe invece di risorse gi assegnate che verrebbero sottratte alle Regioni e a tutte quelle politiche locali per il lavoro, l’inclusione sociale, i percorsi di reinserimento dei disoccupati e cassa integrati. Siamo pronti al confronto con il Ministro – conclude la coordinatrice della commissione Affari Europei della Conferenza delle Regioni – auspicando che ci si impegni per rafforzare le risorse per il sostegno al reddito e non per cancellare gli interventi che gi si realizzano territorialmente per le politiche attive del lavoro. (ANSA).
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