REGIONI: SQUINZI (CONFINDUSTRIA), NO MACELLERIA SOCIALE CONTRATTO NAZIONALEIMPORTANTE NUOVO PREMIER DA VOTO POPOLARE

Dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi arriva un’ampia condivisione sui temi lanciati dall’assise leghista di Torino degli Stati generali del Nord, ma anche un netto no all’ipotesi di tagliare il pubblico impiego di un milione di addetti e alla prevalenza del contratto territoriale.Il contratto nazionale e’ ancora importante, ha detto Squinzi intervenendo al Lingotto, mentre a proposito del taglio dei dipendenti pubblici delle regioni non virtuose ha ricordato il termine di macelleria sociale gia’ usato in passato. Non ce lo possiamo permettere ha sottolineato.Non possiamo prenderli e metterli per strada.Squinzi ha invece ricordato la necessita’ di puntare a un rapporto piu’ equo tra esigenze della popolazione, dimensioni demografiche del territorio di riferimento e macchina burocratica.Tornando al tema contrattuale Squinzi ha osservato che l’identita’ delle categorie e’ molto diversa tra una categoria e l’altra e le esigenze sono diverse.Il contratto nazionale di lavoro – ha dichiarato Squinzi puo’ introdurre flessibilita’ e modelli innovativi di gestione diversi tra un settore e l’altro, poi la contrattazione finale si puo’ fare in azienda dove lo consentono sia le dimensioni che l’impostazione culturale. ASCAÿGoverno: Squinzi, mi auguro che nuovo premier esca da voto popolareMi auguro da italiano e da imprenditore che un paese di 60 milioni di persone che e’ la settima, ottava economia al mondo sia capace di esprimere con un voto popolare un governo capace di governare.Lo ha detto Giorgio Squinzi presidente di Confindustria a margine degli Stati generali del Nord al Lingotto di Torino.Non faccio una questione di nome – ha aggiunto Squinzi -. Se Monti si presenta e raccoglie la maggioranza per me va benissimo. ASCA

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