Mai cos bassa la reputazione delle regioni italiane: negli ultimi 5 anni hanno perso il 17% dei votanti, passando dall’81% al 64%. Si tratta del tonfo pi clamoroso della politica negli ultimi 20 anni, basti pensare che l’elettorato delle elezioni parlamentari calato nello stesso periodo ‘solo’ dell’11%, dall’86% al 75%. E’ quanto emerge dal rapporto I valori degli italiani di Censis e agenzia di comunicazione Klaus Davi & co, di cui oggi stata presentata una prima parte. La reputazione e la fiducia delle Regioni – rileva il rapporto – negli ultimi 5 anni calata di 13 punti percentuali, quando nello stesso periodo la fiducia nel Parlamento calata solo del 9%: nel 2009, il 34% degli italiani era abbastanza fiducioso nei confronti degli enti regionali, oggi solo il 21% continua a dichiararlo. Solo le due province autonome di Trento e Bolzano raggiungo la sufficienza nel grado di approvazione dei cittadini. In generale, il 40% degli intervistati dichiara di non sentirsi affatto rappresentato dalle istituzioni regionali (4 in una scala da 1 a 10) con picchi del 50% quando si parla di rappresentanza delle proprie idee. Eppure, osservano Censis e Klaus Davi & co, le identit regionali non sono sparite: il 21,3% degli italiani si sente cittadino della sua regione, anche se con grandi differenze locali: nelle Marche, ad esempio, il 34,3% degli abitanti quando pensa al suo territorio pensa alla regione, mentre il 19,5% degli abruzzesi dichiara: il territorio in cui mi identifico la mia citt o il mio paese. (ANSA).
40 minuto di lettura