Cambiare passo per far procedere la Toscana pi velocemente preparando, per il dopo crisi, le condizioni per aspirare ad uno dei primi posti in Europa per la qualit della vita e dello sviluppo. Su questo si fonda la coalizione Toscana Democratica nello schema programmatico presentato oggi da Enrico Rossi, candidato alla presidenza della giunta regionale per Pd, Idv, Ps, Verdi, Sel, Federazione della Sinistra, Laburisti e Repubblicani Europei. C’ stata una discussione vera tra le forze politiche – ha sottolineato Rossi – su tutti i temi anche quelli su cui le posizioni non erano perfettamente concordanti. E’ stato espresso un conferimento di fiducia nei miei confronti che mi carica di responsabilit nel tenere conto delle istanze di tutti. Questa esperienza – ha aggiunto – Rossi – pu essere un buon esempio per ricostruire il centrosinistra superando quella litigiosit che ne ha determinato la sconfitta. L’alleanza – ha aggiunto – si basa su una cultura politica comune che affonda le sue radici nella Costituzione, non solo nella sua difesa ma anche nella volont di farla vivere pienamente, e nel valore del lavoro. Con gli alleati abbiamo messo nero su bianco obbiettivi puntuali. Il metodo che abbiamo seguito sar quello che adotteremo se andremo al governo della Regione: ognuno esprime le proprie opinioni, ci si confronta e infine si decide. Se restano delle divergenze, la sintesi e la decisione finale spettano al presidente. La Toscana avanti tutta, questo lo slogan scelto dalla coalizione, poggia su quattro capisaldi: sviluppo economico e tutela del lavoro; ambiente e territorio; relazioni sociali; scuola, conoscenza e cultura. Il lavoro il primo punto: Rossi intende concentrarsi sulla semplificazione amministrativa per attrarre investimenti e mantenere la presenza del manifatturiero in un sistema in cui lo sviluppo produttivo non sia in contraddizione con la protezione ambientale. Nell’ottica di favorire il lavoro buono e la presenza della buona impresa, si pensa ad una cabina di regia per la competitivit e l’attrazione degli investimenti prevedendo finanziamenti pubblici orientati ad aziende socialmente responsabili e revocabili in caso di mancato mantenimento delle unit produttive, delocalizzazioni selvagge e speculazioni finanziarie entro 5 anni dal conferimento. Rossi ha ribadito la sua posizione sui Cie, uno dei temi di maggior tensione nella coalizione, confermando la disponibilit a discuterne con il Governo, se sar necessario, ma a precise condizioni (centri piccoli, non lager, dove le persone siano accolte per un tempo limitato e con possibilit di reintegrarsi). Il candidato di Toscana Democratica ritiene inoltre, sul piano pi strettamente politico, che l’attuale legge elettorale qualche problema lo pone. Tra i nostri compiti nella prossima legislatura – ha aggiunto – bisogner metterci le mani. (ANSA).
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