Regionali 2010 -Considerazioni dopo voto

Dal 2005 al 2010, nell?arco di cinque anni, la citt? di Prato ha perso 15.000 votanti (il confronto ? fra elezioni regionali) un numero di persone che da sole farebbero gi? il terzo partito della citt?. Sempre restando alle elezioni regionali il dato diventa di 21.000 votanti, se lo si confronta con le elezioni regionali del 2000.Il primo ragionamento sul risultato elettorale deve perci? partire da qui. Il dato non riguarda solo Prato, ? un dato generale, che viene da una consapevolezza sempre maggiore da parte del cittadino che il proprio destino ? sempre meno orientato dalle scelte democratiche; il peso dell?economia, della finanza grava sui cittadini, diventa parte della loro vita reale, senza che la politica e le scelte collettive possano (n? talvolta vogliano) regolare queste situazioni. Oggi, la crisi economica mondiale che stiamo vivendo ? la conseguenza di scelte fatte in circoli ristretti di persone, senza alcuna delega data da nessuno, ma le conseguenze delle loro azioni sono ricadute su tutti. E a quasi due anni dall?inizio non c?? nemmeno in vista nessun provvedimento serio di regolazione dei mercati.Oltre a ci?, nella nostra citt?, la crisi ha un?origine precedente ed anche le conseguenze sul tessuto sociale sono precedenti. La perdita delle sicurezze legate al lavoro ha sciolto il collante fondamentale di questa citt? e del suo blocco sociale, fatto di lavoratori, artigiani, commerciani e piccoli imprenditori. Questo blocco ha tenuto finch? c?era la possibilit? di ricavare un vantaggio per tutti, quando il vantaggio ? venuto meno allora si ? sgretolato il tutto. E? venuta meno la speranza ed il centro destra, cavalcando il senso di paura, ? riuscito a vincere le elezioni comunali. Dove una risposta razionale e che guarda al futuro non ? stata pi? possibile, e la proposta in campo non si ? resa credibile, allora ? passata l?idea, tradizionale della destra, di chiudersi nelle vecchie certezze trasferendo tutti i problemi sull?immigrazione, come se vi fosse un unico imputato che ? la causa di tutti i mali.Nonostante queste difficolt?, il risultato elettorale ha dimostrato che il centrodestra pu? essere battuto. I voti che ha ottenuto Rossi alle regionali 2010 sono in cifra assoluta superiori a quelli ottenuti da Cenni al ballottaggio, con un numero di elettori che si sono recati al voto inferiore (nel 2010) di circa cinquemila unit?. Questo dimostra due cose: che la destra a Prato non ? radicata strutturalmente e che lo spostamento di voti verso la Lega ? interno al centrodestra. La seconda che il centrodestra si pu? battere a patto che il centrosinistra sia unito ?nella sostanza oltre che formalmente- ed individui un candidato forte, sostenuto da tutti senza ombre e che possa rappresentare insieme la propria storia ma anche l?apertura al nuovo.Il maggior partito della coalizione, e della citt?, il PD mantiene la situazione delle comunali in termini percentuali, ma con meno voti in assoluto, lasciando il recupero quasi totalmente all? Italia dei Valori, un po? come ? accaduto a destra. Il voto si ? polarizzato verso la Lega o verso IDV. E? compito dei maggiori partiti recuperare consensi, e per quanto riguarda il PD di Prato ? necessario ritrovare il significato di un?organizzazione che recupera il senso dello stare insieme, del ricostruire una vita collettiva ed un confronto non per gruppi, ma fra tutti a partire dal singolo militante, iscritto, simpatizzante.˜

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