REFERENDUM: PD, OK A 216 E A 2010 SE SI’ PROMOTORI

Il Partito Democratico continua a considerare gravissima la scelta di non svolgere l’election day, poi, in una nota dell’ufficio stampa, riferisce di aver dato al ministro dell’Interno la disponibilita’ ad un percorso legislativo che, nel rispetto delle regole, consenta di votare il 21 giugno, data nella quale si puo’ ottenere un risparmio minore ma significativo. Pur non essendo stato consultato anche sull’ipotesi di slittamento al 2010, il Pd dichiara la propria disponibilita’ con la condizione, giuridicamente e politicamente irrinunciabile, che vi sia il necessario e preventivo assenso da parte dei promotori del referendum.

Pulsante per tornare all'inizio