Voucher e appalti riguardano milioni di persone, non sono un fenomeno marginale. Quanto al quesito sui licenziamenti, unico dei tre bocciato dalla Consulta, valuteremo il ricorso alla Corte europeaDa oggi chiederemo tutti i giorni al governo di fissare la data in cui si vota. ? questo il primo commento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso dopo le decisioni della Consulta sui referendum. La notizia di oggi, ha aggiunto, che inizia una nuova campagna elettorale per i due s, una grande e impegnativa battaglia per liberare il lavoro, perch i temi dei voucher e degli appalti riguardano le condizioni di milioni di persone in questo paese, non sono un fenomeno marginale. Quanto al quesito sui licenziamenti, unico bocciato dei tre, valuteremo le motivazioni della Consulta e anche la possibilit di ricorrere alla Corte europea. In ogni caso continueremo la nostra battaglia con gli strumenti della contrattazione e dell’iniziativa legislativa.Uno strumento malato uno strumento malato, sottolinea poi la dirigente sindacale tornando a parlare dei voucher: Bisogna avere il coraggio di azzerarli, noi abbiamo fatto la nostra proposta con la legge. Nel gergo comune dato per scontato che un voucher corrisponde a unora di lavoro: non scritto da nessuna parte. Quelle persone di et media 35,9 anni si precludono qualsiasi possibilit previdenziale per il futuro, si garantiscono solo una sopravvivenza: per questo proponiamo che ci sia sempre un contratto. Le analogie con Francia e Germania sono errate. Questo istituto ? prosegue Camusso ? non pu essere reso funzionale al lavoro occasionale: bisogna abrogare quella forma e trovarne unaltra pulita e efficace. Lo stesso discorso vale per gli appalti. Il governo approv il Codice degli appalti senza la responsabilit solidale. Il tema della trasparenza e dei rapporti tra imprese non stato il filo conduttore degli interventi legislativi. Noi pensiamo che bisogna introdurre il tema della responsabilit dellimpresa appaltatrice rispetto a quello che accade ai suoi lavoratori.
4