Le retribuzioni lorde contrattuali, in termini di potere d’acquisto, sono rimaste sostanzialmente ferme in 15 anni. Di qui la necessit di una nuova politica dei redditi per aumentare i salari reali. E’ la richiesta avanzata dal segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, in occasione dell’assemblea di programma che si aperta a Chianciano Terme. Proprio nel pieno della crisi – ha affermato nella relazione introduttiva – occorrerebbe una nuova politica dei redditi in tre direttrici fondamentali: contrattazione, fisco e welfare. Per difendere il reddito reale da lavoro e da pensione, aumentare e redistribuire la produttivit – ha detto – i salari devono crescere non solo in linea con l’inflazione reale, ma con la produttivit ; per una pi equa redistribuzione e per spostare sui lavoratori dipendenti e i pensionati riduzioni fiscali, trovando risorse nella lotta all’evasione e nella tassazione di altre forme di reddito; per uscire dalla povert e per sostenere il reddito degli individui e delle famiglie, a partire da quelle in difficolt , con un welfare che sostenga tra l’altro i redditi netti attraverso i servizi necessari alla cittadinanza (interventi su prezzi e tariffe locali dei servizi di pubblica utilit , servizi per l’infanzia e per la non autosufficienza degli anziani). Una nuova politica dei redditi, insomma, ha sostenuto, per uscire dalla crisi e per rilanciare l’economia. (ANSA).
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