Contratti precari con paghe da fame, da 500 euro al massimo e turni massacranti, talvolta senza la possibilit di essere sostituiti per la pausa pranzo o per i bisogni fisiologici: quanto hanno denunciato, con una protesta durante i lavori del consiglio comunale, alcune lavoratrici della cooperativa Cis, incaricata dal Comune (sulla base della vincita di una gara d’appalto) di gestire i servizi dei musei civici fiorentini. Alla base della protesta, condotta da circa 20 giovani lavoratrici, come ha spiegato il rappresentante della Rsu di Palazzo Vecchio Stefano Cecchi c’ la decisione di Palazzo Vecchio, a partire da quest’anno di ridurre l’entit del servizio erogato dalla cooperativa, che ha, a sua volta, chiesto in pratica a queste lavoratrici di ‘autotagliarsi stipendio e orari di lavoro. Un atto inaccettabile, compiuto sulla pelle di ragazze giovani, preparate, laureate, che in molti casi conoscono anche tre lingue – ha aggiunto il sindacalista – non pu essere cos che il giovane sindaco Matteo Renzi affronta il tema del precariato in Palazzo Vecchio. Con la protesta le giovani hanno chiesto contratti decenti e stipendi dignitosi, nel rispetto delle loro competenze, e l’apertura di un tavolo di confronto con i vertici di Palazzo Vecchio. Tra gli slogan dei cartelli brevemente esposti durante i lavori dell’assemblea, anche le scritte Se 400 euro al mese vi sembrano tanti… e +8,3% afflusso di turisti, -20% agli stipendi. (ANSA).
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