Rapporto Osservasalute 2019, 33mila posti letto in meno dal 2010 al 2018

‘Taglio a ricoveri e medici, così Italia ha affrontato la crisi’
Circa 33mila posti letto in meno negli ospedali dal 2010 al 2018, sempre meno ricoveri e maggior carenza di medici e infermieri: questo il quadro con cui l’Italia ha affrontato la pandemia Covid, una situazione di fragilità che ha inciso sulla capacità di fronteggiare le emergenze. A fornire il quadro è il nuovo rapporto Osservasalute 2019, presentato oggi online e curato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, che opera nell’ambito di Vihtaly, spin off dell’Università Cattolica, presso il campus di Roma. La 17/ma edizione del rapporto mette in luce alcuni dati: dal 2010 al 2018 la spesa sanitaria pubblica è aumentata dello 0,2% medio annuo, molto meno dell’incremento del Pil che è stato dell’1,2%. Al rallentamento della componente pubblica ha fatto seguito una crescita più sostenuta della spesa privata, pari al 2,5%. Il risultato è che nel 2018, la spesa sanitaria complessiva ammontava a 153 miliardi di euro, dei quali 115 di competenza pubblica e 38 miliardi a carico delle famiglie. I tagli alla spesa pubblica, evidenzia il rapporto, “si sono tradotti in una riduzione dei servizi offerti ai cittadini”. Ad esempio, per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera, nel periodo 2013-2018, i ricoveri sono passati da 155 su 1.000 residenti del 2013 a 132 per 1.000 del 2018. A subire il peso del definanziamento della sanità pubblica, anche il personale sanitario. Nel 2017 il numero di medici in servizio presso il Servizio Sanitario Nazionale era di 105.557 unità, ovvero l’1,5% in meno rispetto al 2014, quando erano 107.276. Allo stesso modo, per quanto riguarda il personale infermieristico, si è registrata una riduzione dell’1,7% dai 269.151 in servizio nel 2014 ai 264.703 nel 2017. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio