Il Ministero della Salute ha pubblicato il rapporto sui Lea per l’anno 2009. I Lea sono le prestazioni e i servizi che devono essere garantiti a tutti i cittadini. Molte le discrepanze tra Nord e Sud sulla qualità e quantità dei servizi offerti.Sulle 17 Regioni esaminate (mancano i dati di Valle DAosta, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano), solo 8 hanno raggiunto gli obiettivi, tra queste la TOSCANA . Ben 6 non raggiungono la sufficienza: Molise, Abruzzo, Sicilia, Campania, Lazio e Calabria.Ma sono solo 8 le Regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Marche, Piemonte, Umbria, Veneto e Liguria che hanno adempiuto al loro compito di erogare i Livelli essenziali di assistenza (Lea) in modo efficiente.La Toscana guadagna buoni risultati ad esempio sul versante delle nascite: I livelli del Nord, si attestano sul 30%, con il migliore risultato della Toscana, che con il 26,56% di cesarei si avvicina al limite del 25% per i tagli cesarei raccomandato dalle linee guida.In Puglia solo il 18,07% degli anziani ricoverati per la frattura del femore viene operato entro 48 ore, 21,84% nel Lazio, il 22% in Campania e Sicilia, il 25% in Basilicata. I margini di miglioramento sono consistenti al Nord, la media riesce almeno a raggiungere il 40%, con punte del 59,46% nelle Marche e del 54,16% in Toscana.Ampio ricorso alla ospedalizzazione si registra tra le regioni del Sud, in Campania viene rilevato il valore di 223,7 per 1.000 abitanti, seguita dalla Sicilia con 213,19 e dal Molise 197,58.La Toscana, con 148,56 per ogni mille abitanti, seguito dal Veneto con 150,49 e Piemonte con 159,26.La percentuale di spesa farmaceutica territoriale supera il tetto del 13%, con punte di oltre il 15% in Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Abruzzo e Lazio.La Basilicata si mantiene sotto il tetto, con il 12,83%, valore simile a quello dellUmbria (12,56%), della Toscana (12,5%), dellEmilia Romagna (12,2%), della Lombardia (12,04%) e del Piemonte (12,62).ÿSCARICA IL RAPPORTO
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