Proteste lavoratori Prato, ok Panificio Toscano a incontro. Stamattina in presidio sotto Consiglio Regionale
Disponibile a un incontro, segnalando anche l’opportunit che venga prioritariamente accertata la reale situazione dei fatti. E’ quanto si legge in una nota del Panificio Toscano, un cui gruppo di lavoratori pachistani, insieme a Si Cobas, ha ripreso a protestare, con nuove tensioni con la polizia a Prato. L’azienda spiega di voler accogliere la richiesta delle istituzioni pratesi per un incontro – il riferimento alle dichiarazioni del sindaco Matteo Biffoni e del segretario del Pd di Prato Gabriele Bosio – da svolgersi presso la prefettura di Prato, ovvero presso qualunque altra sede istituzionale sia ritenuta disponibile e competente. Segnala al tempo stesso l’opportunit che all’incontro suddetto siano invitati anche le rappresentanze regionali di Cgil e Uil, in quanto due sono le sedi interessate dalle agitazioni sindacali indette dai Sicobas con stabilimenti che hanno sede in due diverse province della Toscana, Prato e Livorno. Segnala inoltre l’opportunit che venga prioritariamente accertata la reale situazione dei fatti. (ANSA).Presidio lavoratori Prato fuori Consiglio Toscana.ÿ Cobas, denunciamo sfruttamento e violazione leggiUn presidio di lavoratori delle aziende di Prato Panificio toscano, tintoria Superlativa e Tintogroup in corso fuori dalla sede del Consiglio Regionale della Toscana, in via Cavour a Firenze. La manifestazione organizzata dal sindacato intercategoriale Cobas. I lavoratori sono in sciopero – si spiega in una nota diffusa dal sindacato – e chiedono di essere ascoltati dai capogruppo del Consiglio su quanto sta accadendo nel territorio pratese. Le recenti agitazioni sindacali – prosegue il comunicato – hanno riportato alla luce una realt gravissima di sfruttamento e violazione sistematica delle leggi, delle norme e dei contratti nazionali, che deve interessare la politica: gli sgomberi violenti dei presidi sindacali organizzati dalle forze dell’ordine in questi giorni sono una risposta non solo sbagliata, ma anche indegna di un paese democratico. (ANSA).