Prosegue sciopero Eataly Firenze, battaglia avanti per salvare posti, se necessario vie legali

Secondo giorno di sciopero a Eataly Firenze. Il gruppo di giovani che ieri ha dato vita a un presidio insieme ai Cobas per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti a termine per circa 60 addetti, il 50% del personale complessivo, oggi non ha proseguito la contestazione davanti al negozio, in pieno centro a pochi passi dal Duomo, preferendo invece concentrarsi sulla sensibilizzazione delle istituzioni alla vicenda sindacale. Una protesta che avviene a soli otto mesi dall’inaugurazione del punto fiorentino (avvenuta il 17 dicembre con l’allora sindaco Matteo Renzi e il patron della catena Oscar Farinetti) e che i Cobas non escludono possa approdare in tribunale. Abbiamo inviato una richiesta di incontro alla direzione di Eataly, una alla commissione lavoro del Consiglio comunale presieduta da Cecilia Pezza ed una all’assessore al lavoro Federico Gianassi, perch‚ si interessino al problema di questi giovani e si impegnino a contrapporsi al dilagare del precariato a Firenze ha spiegato il sindacalista Giuseppe Cazzato dei Cobas, la sigla che ha sostenuto i ragazzi nell’organizzazione della protesta. Quanto ai ‘coupon di solidariet…’ verso i lavoratori non rinnovati, da consegnare alle casse di Eataly Firenze e distribuiti provocatoriamente ieri durante il presidio, Cazzato spiega che in molti li hanno ritagliati e consegnati: a fine giornata ne erano gi… state depositate numerose decine. La battaglia per salvare il posto di lavoro dei 60 giovani in ogni caso non si ferma. Vogliamo che questi ragazzi non siano ‘dismessi’ – incalza il sindacalista – e se non arriveremo ad uno sblocco della situazione a livello sindacale, i nostri avvocati hanno dato un’occhiata ai contratti e ci hanno detto che non sono esattamente in regola con quanto previsto dalle normative. Se fosse necessario scegliere la via del tribunale, dunque, avremmo buone possibilit… di vittoria. (ANSA).

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