PRIVATIZZAZIONI – La posizione della CGIL

ÿPRIVATIZZAZIONI PER FARE CASSA E SENZA STRATEGIA PER LO SVILUPPO.Di Daniele QuriconiSi ritorna a parlare su impulso del Governo e dell’emergenza finanziaria di privatizzazioni e dismissione delle imprese pubbliche da parte degli enti locali con annessa politica premiale attraverso l’allentamento dei vincoli del patto di stabilit… per i comuni ?virtuosi?.Il dibattito Š assai confuso e tutto mette in evidenza piuttosto che una visione strategica legata al rilancio e allo sviluppo economico.Al di l… delle legittime opinioni sul ruolo del ?pubblico? come attore di animazione economica resta un tema di fondo: quale strategia e quali obiettivi? Quale connessione con la prospettiva di un rilancio del paese? E ancora, qual’Š il giusto grado di di intervento pubblico in settori a bassa redditivit…, ma ad alto interesse sociale?Se prendiamo il trasporto per esempio, il tema non Š quello di un pregiudizio anti – privato del sindacato o almeno della CGIL! Il tema Š quale progetto per quali imprese, per quali strategie, per quale mercato.In Toscana, ad esempio, una delle pi— importanti imprese del trasporto (privata) titolare di concessioni di servizio pubblico, da mesi propone problemi di esuberi, riassetti e c’Š da temere sulla sua stessa sopravvivenza. Privato Š bello comunque? L’incapacit… di fare sistema a livello regionale, produce in questi giorni conflitto istituzionale, il persistere di una mancata visione d’insieme e una competizione tra imprese pubbliche e territori.Abbiamo avanzato riserve sulla privatizzazione di Ataf prima della gara regionale per il rischio che sia ?giocata?contro gli altri raggruppamenti territoriali alimentando conflitto senza prospettiva. ?.Possiamo valutare l’accentuazione del rischio di una colonizzazione dall’esterno che distrugga competenze, valori d’impresa e lavoro? Quanto capitato in altri settori ( finanziari o manifatturieri) non Š di insegnamento? E conviene insistere su una privatizzazione al 100% dei servizi?Poi, se parliamo di privatizzazioni, una centrale del latte non Š un aeroporto o un’azienda del trasporto urbano come Š ovvio, quindi Š legittimo avere opinioni differenti, ma oggi la discussione Š innescata ( a Firenze come a Roma o a Bruxelles) solo sulla base di una logica emergenziale senza programmazione e per fare cassa.Il collegamento allo sviluppo, la competitivit…, il lavoro per i nostri giovani, diventa un dettaglio; noi pensiamo che sia un grave errore dell’Europa, dell’Italia e della Toscana.Allargare lo spazio della discussione e la ?visione? Š compito di una politica alta che non sia lontana anni luce dai sentimenti delle persone con i loro problemi.Segretario ConfederaleÿCGIL Toscana

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