PREZZI: COLDIRETTI, CROLLO DEL 10,9% ALLA PRODUZIONE AGRICOLA

Si e’ verificato un preoccupante calo del’10,9 per cento nei prezzi alla produzione dei prodotti agricoli, a febbraio rispetto allo scorso anno ma i prezzi degli alimentari al consumo sono cresciuti del 3,5 per cento nello stesso arco di tempo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea ed Istat, dalla quale si evidenzia che in campagna il segno negativo si registra sia per le produzioni vegetali (-16,3) che per quelle derivate dall’allevamento (-3,3 per cento). Il record della riduzione si e’ verificato – sottolinea la Coldiretti – per i cereali con un crollo dei prezzi alla produzione del 43 per cento rispetto allo scorso anno che tuttavia non si e’ trasferito al consumo dove la pasta e’ aumentata del 16,5 per cento e il pane del 2,3 per cento.L’aumento della forbice dei prezzi tra produzione e consumo – sostiene la Coldiretti – conferma la presenza di forti distorsioni esistenti nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola che danneggiano imprese agricole e consumatori.Nel 2008, precisa la Coldiretti, le inefficienze e le speculazioni sono costate alle tasche degli italiani 4 miliardi di euro con l’aumento dei prezzi per i prodotti alimentari che e’ stato in media del 5,4 per cento superiore al 3,3 per cento dell’inflazione generale con un differenziale del 2,1 per cento che tende ad allargarsi nel 2009 (2,2 per cento a gennaio) nonostante il forte calo dei prezzi delle materie prime agricole.Gli italiani hanno speso 205 miliardi in alimenti e bevande (141 miliardi in famiglia e 64 fuori) che rappresentano ben il 19 per cento della spesa familiare ed e’ quindi necessario, afferma la Coldiretti, interrompere un trend che impoverisce cittadini e imprese agricole in un difficile momento di crisi economica. L’obiettivo e’ quello di ridurre la forbice dei prezzi tra produzione e consumo per recuperare valore per le imprese e per i cittadini.ASCA

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