Il Premio Internazionale Isf per la Libert di Informazione stato assegnato quest’anno a Xenia Kounalaki, giornalista, autrice di articoli su Alba Dorata, il partito xenofobo greco, che per le posizioni da lei espresse l’ha minacciata con un lungo articolo sul sito dell’organizzazione. Xenia Kounalaki oggi a Firenze per la consegna del Premio Isf, dedicato per la prima volta al giornalista fiorentino recentemente scomparso Claudio Armini. La scelta della collega – spiega Stefano Marcelli, presidente di Isf – prima di tutto un riconoscimento di tipo professionale per la qualit e l’impegno civile dimostrati con la sua inchiesta su un fenomeno socio-politico come quello del movimento neonazista Alba Dorata che rappresenta purtroppo una delle novit pi inquietanti e pericolose che caratterizzano la fase attuale della vita sociale greca. Il 2 aprile scorso, Xenia ha pubblicato sul giornale Kathimerini un articolo intitolato ‘La banalita’ del diavol nel quale erano documentate le violenze compiute dal movimento di estrema destra e nel quale la giornalista lanciava un allarme per la democrazia greca suggerendo che Alba Dorata sia bandito. Il sito del movimento ha risposto con un attacco di 2.500 parole contro di lei sul suo sito web che si concludeva con una minaccia di morte contro la ‘straniera Xenia’. Le minacce erano in tedesco, perch Xenia nata ad Amburgo in una famiglia greca emigrata in Germania. Inoltre in greco Xenia significa proprio ‘straniera’. Un doppio obiettivo simbolico per i neonazisti di Alba Dorata. (ANSA).GIORNALISTA GRECA,IN XENOFOBIA SOCIETA’ RADICI ALBA DORATA XENIA KOUNALAKI HA SCRITTO INCHIESTA SU PARTITO NEONAZISTA(di Daniela Grondona) (ANSA) – Ho cominciato a sentire un sentimento di xenofobia nella societ greca ancor prima della crisi. Questa retorica, questo linguaggio xenofobo diventato rilevante nel linguaggio ufficiale del Governo, dei due principali partiti, era popolare esprimersi contro gli immigrati. Questo linguaggio che dovrebbe essere marginale diventato pian piano una comunicazione di primo piano, cosicch stato facile per Alba Dorata radicarsi nella societ , lentamente. Xenia Kounalaki, giornalista, spiega cos l’origine del fenomeno che sta scuotendo la Grecia percorsa dalla crisi e minacciata nella sua base democratica dal successo crescente del partito neonazista Alba Dorata. Xenia ha scritto un’inchiesta su Alba Dorata, ha ricevuto minacce dal sito del partito, ma non ha accettato di smettere di scrivere come le ha suggerito la polizia. Io vengo da una famiglia greca immigrata negli anni Sessanta in Germania – racconta la giornalista che oggi ha ricevuto a Firenze il Premio Internazionale ISF per la Libert di Informazione -. Quindi ho una sensibilit particolare sul tema dell’immigrazione e sul modo in cui gli immigrati sono trattati. Di fronte alla dilagante spinta populistica e xenofoba che si stava affermando in Grecia, ancor prima del manifestarsi della crisi, sottolinea Xenia, non c’ stata reazione da parte della societ , neppure da parte dei partiti di sinistra. Si detto, abbiamo un grosso problema di immigrazione, abbiamo un milione di immigrati. Il fenomeno diventato quindi un problema non una questione da gestire. Questo l’inizio della crescita di Alba Dorata. Poi arrivata la crisi rendendo le cose molto pi difficili, dopo gli immigranti la questione ha cominciato a riguardare i gay, le donne, i giornalisti. Il primo articolo che ho scritto – spiega – la ragione per cui sono stata minacciata: era dedicato al modo in cui i giornalisti dovrebbero trattare questo partito, bloccarlo fuori dalla vita pubblica, non dovrebbe essere menzionato, mostrato in televisione, perch totalmente assurdo parlare con persone che ammirano Hitler e si ispirano alle sue posizioni antisemite. Alla fine, ho suggerito che il partito dovesse essere bandito, il che piuttosto difficile in Grecia perch non abbiamo un articolo nella Costituzione che permetta di farlo. La reazione stata durissima: sul sito di Alba Dorata comparso un articolo su Xenia molto aggressivo contro di me, sessista, veramente spaventoso – racconta la giornalista -, molto personale con molti dettagli su di me, la mia et , dove sono nata, chi mio padre, e anche su mia figlia. L’ultima frase era scritta in tedesco e diceva in sostanza, guardati le spalle, noi ti seguiamo. Ma Xenia non si fermata. La situazione – sottolinea – molto pi grave per gli immigrati che temono di camminare per la strada e di essere attaccati. La polizia non sta facendo il suo lavoro perch circa il 50% dei poliziotti vota per Alba Dorata, che oggi il terzo partito in Grecia. E’ una situazione molto difficile. Io penso – conclude – che il Governo dovrebbe cooperare con gli altri Paesi europei che hanno una grande esperienza di questi fenomeni e i giornalisti dovrebbero gestire molto attentamente l’informazione su Alba Dorata. (ANSA).
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