Precari Piaggio: Fiom Cgil Pisa, di nuovo disponibile a trovare delle soluzioni

Prendendo spunto dal comunicato stampa del Presidente Rossi in riferimento allÕiniziativa intrapresa dai lavoratori precari di Piaggio che nel corso del 2019 non furono richiamati al lavoro colgo lÕoccasione per chiarire alcuni aspetti di questa dolorosa e complessa vicenda e per fare una proposta che possa aiutare ad uscire dal vicolo cieco nel quale ci troviamo.Prima per˜ vorrei anche premettere che il fine di ogni sindacalista che si rispetti non dovrebbe essere quello di mettere delle bandierine e di intitolarsi delle vertenze ma dovrebbe essere quello di provare a dare risposte concrete alle giuste aspettative delle persone.Questa vicenda nasce nella primavera del 2019 quando, soprattutto a causa del cosiddetto Òdecreto dignitˆÓ poi trasformato in legge, un lavoratore che in passato ha giˆ lavorato in unÕazienda, anche per pochissimi giorni, non pu˜ essere richiamato se non con unÕassunzione a tempo indeterminato. Forti di questa nuova legge (che tra lÕaltro sta causando notevoli problemi in tantissime altre aziende), la Piaggio, non si rese disponibile a far rientrare i lavoratori in questione motivando questa decisione con lÕimpossibilitˆ di poterli assumere a tempo indeterminato, cos“ come previsto appunto dalla nuova normativa, in quanto erano giˆ in previsione dei periodi di cassa integrazione o contratti di solidarietˆ per lÕautunno seguente. Cosa che del resto si  poi avverata e si protrae ormai da molti anni.Il Presidente Rossi fa riferimento ad una proposta unitaria avanzata dalle Organizzazioni sindacali per provare a risolvere la questione.In effetti  andata proprio cos“: tutte le Organizzazioni sindacali in quellÕoccasione elaborarono una proposta unitaria che fu presentata alla Piaggio. LÕazienda per˜ respinse con decisione la proposta che in sostanza prevedeva una graduale assunzione di questi lavoratori con un contratto a tempo indeterminato di Part Time Verticale di 7 mesi che rispondeva sia alla nuova legge che alle esigenze di stagionalitˆ della Piaggio.A quel punto la delegazione sindacale usc“ con un comunicato stampa (24 Maggio 2019) con il quale, vista la risposta negativa dellÕAzienda, rimandava alla RSU ogni decisione in merito al proseguimento delle iniziative da mettere in campo per arrivare ad una soluzione positiva.Dopo pochi giorni per˜, il sindacato USB anzichŽ aspettare di riunire la RSU, mise in piedi una iniziativa di protesta, allÕinsaputa di tutti gli altri, anche in quel caso facendo salire i lavoratori sul palazzo blu dellÕASL e per di pi in coincidenza dellÕAssemblea dei lavoratori della CGIL presso il Teatro Era dove erano presenti sia lÕappena eletto Segretario Generale della CGIL Maurizio Landini, sia lo stesso Presidente Enrico Rossi.Una chiara iniziativa tesa a tagliare fuori gli altri sindacati, demagogica e strumentrale che insieme al comportamento della Piaggio, ha reso impossibile ogni futura discussione sullÕargomento.La vicenda dellÕintegrativo del gruppo Piaggio ha poi ulteriormente appesantito la situazione. Come  noto nei giorni scorsi si sono svolti i referendum tra i lavoratori e in tutti gli stabilimento vi  stata unÕampia partecipazione nonchŽ un prevalere del SI allÕaccordo anche in Piaggio a Pontedera e sottolineo, anche tra gli operai.A questo punto tutti sarebbero tenuti a rispettare non tanto lÕaccordo quanto la maggioranza dei lavoratori che lo hanno approvato. Al contrario USB ha dichiarato uno sciopero proprio contro il referndum. Una cosa mai vista che si somma inoltre alle parole fuori da ogni misura che sono state usate nei confronti delle organizzazioni firmatarie lÕaccordo stesso.Parole quali complici, servi etcÉ non dovrebbero mai appartenere a nessuna organizzazione sindacale che si rispetti, certamente non appartengono alla FIOM. Le idee possono essere diverse, anche molto diverse, ma non debbono mai sfociare nellÕinsulto e nellÕindividuazione di un ÒnemicoÓ.Se non si capisce questo poi  difficile pensare di ricomporre le cose.Per questo USB si  ritrovata da sola e adesso dopo aver cacciato ingiustamente questi lavoratori in un vicolo cieco tenta la carta estrema di farli salire sul palazzo.Questa purtroppo  la situazione e da qui dobbiamo ripartire.E per poter ripartire  necessario che ognuno di noi faccia un passo indietro, per poterne fare in seguito due in avanti.Perch se non si comprende questo, non  possibile nessuna soluzione.Perch non pu˜ passare e non deve essere che un lavoratore per avere riconosciuti i suoi diritti deve incatenarsi o salire su un tetto.Perch non pu˜ essere che un Sindacato degno di questo nome, si permetta di strumentalizzare una vicenda cos“ complessa e dolorosa.La FIOM, come sempre, e lo dice la nostra storia, non  indifferente a certe situazioni ma anzi, con tutte le difficoltˆ del caso, si rende di nuovo disponibile a trovare delle soluzioni.Si riapra quindi il confronto, partendo dallÕiniziativa che si accinge a prendere la Regione e partendo, per quanto mi riguarda, da ci˜ che sta scritto proprio nel tanto ÒvituperatoÓ accordo Piaggio, nellÕinteresse esclusivo di quelle persone che hanno il sacrosanto diritto di veder riconosciuto il proprio posto di lavoro.Marco CompariniSegretario FIOM CGIL di Pisa

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