Prato, produzione industriale in picchiata: la Cgil lancia l’allarme

Crisi: Cgil, a Prato produzione industriale -37,7%. Camera del lavoro presenta dati distretto in picchiata

(ANSA) – PRATO, 03 AGO – Produzione industriale in picchiata, mercato del lavoro “congelato”, export e import in netta frenata, boom degli ammortizzatori sociali. È la fotografia scattata dal secondo “Osservatorio della crisi pandemica nella provincia”, presentato stamani nella sede della Camera del Lavoro di Prato. Qui le cose sono andate peggio che nel resto del Paese: nel trimestre febbraio-aprile c’è stata una contrazione del 37,7% della produzione industriale, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, contro il -28,7% toscano, e il – 24,6% italiano. Per quanto riguarda l’occupazione, nel raffronto tra il trimestre aprile-giugno 2020 e lo stesso periodo del 2019 si manifesta la diminuzione consistente, nell’ordine del 47,4%, degli avviamenti. Secondo il segretario generale della Cgil pratese Lorenzo Pancini “è necessario prorogare gli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti”.

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