Prato, i Coordinamenti donne Cgil-Cisl-Uil: Basta violenze, un bollettino di guerra
La violenza sulle donne rimane, purtroppo un fenomeno di primo piano sulla cronaca del nostro Paese e anche nella nostra citt ; ennesimo caso quello avvenuto nei giorni scorsi ai Ciliani e i dati preoccupanti forniti dal Codice Rosa della Asl Toscana Centro. Percosse, stupri, aggressioni, uccisioni come fossero ?normali? avvenimenti, su cui abbiamo sentito e letto di tutto, ma mai abbastanza sul dolore, sulle conseguenze, sul profondo dramma delle vittime; il rischio che tutto ci possa diventare ‘normale’ ci preoccupa fortemente, dicono Manuela Marigolli della Cgil, Rossella Bugiani della Cisl e Federica Brizi della Uil di Prato, per conto dei coordinamenti donne delle loro organizzazioni.Aggiungono le tre sindacaliste: Tutta questa violenza sulle donne interroga fortemente le nostre coscienze rafforzando sempre pi la nostra convinzione che uno degli interventi da sviluppare e rafforzare sia proprio nel campo dell?educazione alla parit di genere e al rispetto delle donne; non vogliamo pi leggere frasi del tipo: ‘mi ha provocato’, ‘se l? proprio voluta’; sono frasi che ci fanno inorridire, niente pu giustificare nessun tipo di violenza. Pensiamo che debba essere fatto di pi nell?ambito della prevenzione, nel sistema educativo e di comunicazione per contrastare a monte la cultura della supremazia dell?uomo sulla donna e diffondere la cultura del rispetto della persona nel pieno rispetto di ogni genere.Inoltre – proseguono le tre sindacaliste – deve essere rinnovato il Protocollo contro la violenza di genere, ormai scaduto dal mese di giugno, che vede capofila la Provincia, sottoscritto nel 2015, a cui hanno aderito tutti i Comuni del territorio, la Procura, la Prefettura, l?Asl e la Societ della Salute, la Questura e i soggetti del privato sociale. L?impegno a tutti i livelli deve coinvolgere in primis le istituzioni con risorse importanti nell?ambito della prevenzione e della tutela. Ci preme infine lanciare un messaggio per dire alle donne in situazioni di violenza, che non devono sentirsi sole, di non aver paura a chiedere aiuto, le strutture sul territorio ci sono e come ci ha comunicato il Centro Antiviolenza La Nara, dall?inizio di ques?anno sono 247 le donne prese in carico per un percorso che le liberi dalla violenza e dal dolore.