Secondo un’indagine realizzata dall’Unione industriale pratese dal titolo ‘Il capitale umano per il rilancio della competitivit del distretto’, il rinnovamento delle competenze ritenuto ‘molto o abbastanza importante’, dal 95,7% degli imprenditori pratesi del settore manifatturiero, e ‘molto grave’, per il 55,2% di questi, il disallineamento fra le esigenze delle imprese e la capacit del territorio di rinnovare le competenze professionali. Riguardo alle valutazioni delle imprese sul sistema della formazione, solo il 26,4% degli imprenditori ha espresso una valutazione positiva dell’universit .La ricerca, svolta in collaborazione con la Fondazione nord est su un campione rappresentativo di 200 imprese manifatturiere dell’area pratese, individua tra le figure professionali ‘molto importanti’ ai fini della competitivit attuale e futura i tecnici (76%), gli addetti commerciali (70,4%) e gli operai specializzati (41,7%), ma nonostante cio’ reperire un tecnico sul mercato del lavoro ‘molto o abbastanza difficile’ per il 70,9% degli imprenditori a causa, ritengono il 90,2% di questi, dello scarso collegamento fra la scuola e il mondo del lavoro.Il messaggio che arriva dalle imprese – spiega nella nota Francesca Fani, vicepresidente dell’Unione industriale pratese – chiaro: massima attenzione al capitale umano ed alla sua qualificazione soprattutto sotto il profilo tecnico, nella convinzione che esistano margini importanti di miglioramento nel rapporto scuola-impresa.DA LA NAZIONE.IT
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