PRATO: BREZZO (FILTEA CGIL), SALVARE IL FEDORA PER EVITARE L’EFFETTO DOMINO

Sul futuro del gruppo Fedora Š forte la preoccupazione del sindacato pratese. La posta in gioco Š molta alta: sono centinaia gli addetti che potrebbero trovarsi in seria difficolt… se l?operazione di salvataggio non andasse in porto. I sindacati del tessile (Filtea Cgil, Femca Cisl, e Uilca Uil) hanno inviato una richiesta di convocazione di un tavolo congiunto a Comune, Provincia e Regione. Intanto Massimiliano Brezzo, segretario provinciale della Filtea Cgil, coglie l?occasione per fare chiarezza su quanto Š accaduto nelle ultime settimane. ®La crisi di questa azienda Š da tempo sotto gli occhi di tutti – afferma Brezzo – e non Š difficile capire che un suo esito negativo comporterebbe gravi conseguenze occupazionali e di dispersione di professionalit… e di capacit… industriali. La cosa non si limiterebbe ai 250 dipendenti diretti del Fedora ma investirebbe immediatamente almeno un centinaio di aziende del distretto che verso Fedora sono molte esposte, mettendo a rischio altri 500 addetti circa¯. ®Un evento simile in un distretto ormai stremato dalla crisi – continua Brezzo – rischia di creare un effetto domino che nessuno sarebbe in grado di limitare, con conseguenze nefaste sull?occupazione. Il sindacato sta affrontando da anni i problemi del Fedora e, in concerto con la propriet…, Š riuscito ad attivare tutti gli strumenti possibili per facilitarne la ristrutturazione, insieme a una positiva gestione degli esuberi, considerando il Fedora un possibile volano per la ripresa¯. ®Prima delle ferie sembrava che le trattative con le banche fossero giunte a conclusione positivamente, viste anche le cospicue garanzie date da Nardi per il rifinanziamento. Al rientro dalle ferie abbiamo appreso che le condizioni erano cambiate e questo metteva a rischio tutta l?operazione. Ci siamo subito attivati col Comune di Prato perch‚ si creassero le condizioni per affrontare il problema a livello istituzionale e per interessare della cosa sia la Provincia che la Regione Toscana. Questo ha provocato una serie di reazioni che, solo per il fatto stesso di esserci state, riteniamo positive. Vediamo che, dopo dieci giorni dalle prime dichiarazioni pubblicate dal Tirreno, anche altri si muovono in questa direzione e questo pu• non farci altro che piacere perch‚, fa sperare in una fattiva e consapevole collaborazione di tutti. Non possiamo per• esimerci dal ritenere ingenerosi certi giudizi sul nostro operato da parte di chi non abbiamo mai prima visto interessarsi a questo problema, che non nasce oggi¯. da Il Tirreno

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